L’onorevole Luciano Schifone: «bloccato il tentativo di imporre il bavaglio alla libertà di pensiero e di espressione»
Il disegno di legge Zan nella giornata di ieri ha subito un brusco stop nel voto segreto nell’Aula di Palazzo Madama. A bloccare il provvedimento la cosiddetta ‘tagliola’ che è passata con 154 voti favorevoli mentre 131 i contrari e due gli astenuti. Decisivi franchi tiratori presenti in Pd e M5S, segnale che stesso nei partiti proponenti ci sono senatori contrari al provvedimento.
«Con la sostanziale bocciatura a larga maggioranza del Ddl Zan è stato bloccato il tentativo di imporre il bavaglio alla libertà di pensiero e di espressione. Per fortuna c’è ancora chi difende la libertà e non si sottomette al pensiero unico» ha affermato l’onorevole Luciano Schifone, dirigente nazionale di Fratelli d’Itala.
«Sconfitte le pretese di una minoranza patologica che pretende di imporsi come modello non discutibile pena una persecuzione di legge. Dal punto di vista politico è certamente una sconfitta anche per il Pd e M5S che continuano in una politica astratta di ideologismi fuori dai gravi problemi sociali ed economici che vive il paese reale» ha concluso.
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