Caserta, 5 anni d’immobilismo ed errori non sono bastati al Pd per archiviare Marino

di Nicolò Antonio Cuscunà

A 2 settimane dal voto, la sconfitta del PD e di Marino sono tutt’altro che certe. Ancora una volta peserà memoria corta dei cittadini

Quando si dice nascere con la camicia, cioè, nascere fortunati, Carlo Marino lo nacque e ne è consapevole. Longevità politica errante tra destra a sinistra, 5 anni di danni arrecati e non pagati alla città, incomprensibile benevolenza del PD casertano, fortuito posticipo elettorale da pandemia, appaiono donatori di verginità politica. A ciò s’aggiunga la colpevole perdita di memoria di trasversali ambienti sociali e economici cittadini.

Mancano 2 settimane al voto e la sconfitta del PD e di Marino sono tutt’altro che certe. Le nostre considerazioni, prive d’acredine e pregiudizi ideologici, scaturiscono dalle analisi dell’operato della giunta Marino evidentemente non ritenute sufficientemente dannose per Caserta. 5 anni d’immobilismo con scelte errate non sono sufficienti ad archiviarne la vita politico-amministrativa.

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I casertani sembra abbiano dimenticato: il furto del Piano Urbano Comunale, sottratto alle scelte dei casertani e all’approvazione del Consiglio Comunale; cementificazioni selvaggia di zone verdi a beneficio dell’edilizia residenziale privata e grande distribuzione commerciale; localizzazione nei pressi della Reggia del Biodigestore – impianto industriale per il trattamento dell’organico dell’immondizia- in vicinanza della Reggia.

Speravamo in un chiaro cambiamento, ad una nuova fase fatta di democrazia partecipativa e coinvolgimento diretto dei casertani nei processi decisionali, crediamo di sbagliarci. Dalla lettura di dati, umori e sentiti elettorali, i casertani, senza distinzione di censo e cultura, appaiono disorientati, non certi delle scelte da effettuare. Questo è un dato preoccupante e drammatico. Carlo Marino, elettoralmente spacciato, avversato dalla sinistra socialista, riformista, cristiano sociale e ambientalista, sembra ritornato spendibile per il futuro della città.

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Manipolare la democrazia è facile, in particolare quando è resa fragile dall’ignoranza

Il popolo ignora, certo popolo del web è ancora più lontano o assente dalla conoscenza. Il coinvolgimento elettorale di centinaia di candidati non è libertà o sinonimo di democrazia, è il fallimento della politica delle garanzie. I Partiti erano democrazia e garanzia, selezionavano e preparavano la classe dirigente politica e amministrativa alle regole delle leggi dello Stato, nel cui rispetto i cittadini sceglievano.

Senza regole si sceglie a convenienza. Occorre poco a dimenticare 5 anni di buche stradali scassa sospensioni auto, copertoni e femori; sono sufficienti buoni benzina, pacchi alimentari, e promesse d’impiego come parcheggiatore, e facilitazioni a concorsi vari, oltre all’elemosina da scrutatore. Questo è quanto accade a Caserta?

Il potere logora chi non lo gestisce

Basta accedere all’Albo Pretorio comunale per comprendere com’è facile vincere le elezioni. Determine dirigenziali come cacio sui maccheroni (n.1401 dell’8 settembre 2021), «indagine di mercato per controllo e manutenzione attrezzature ludiche e arredi urbani…sostituzione ove necessario, parchi giochi…» Elenco ditte, attirate come le api sui fiori e disponibili all’abbisogna.

Determina Dirigenziale n.1407 del 13 settembre 2021, programma straordinario d’interventi di riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie. Affidamento servizio inerente la «produzione gadget, brochure, materiale pubblicitario (video) e relativa distribuzione, stampa e grafica». Scadenza 13 agosto, 3 società presenti, una vincitrice per 57.000 euro. Pagati i video di pubblicità lavori … e altro: Puccianiello, Santa Barbara, Parco primavera, ecc.

In quest’amara realtà a poco o niente servono i post sui social, manifesti selvaggiamente affissi sui cartelloni rimasti uguali per numero e insufficiente rispetto ai candidati sindaco e consiglieri. Ancor meno servono presenze, in giorni e orari di lavoro, di cosiddetti leader dalla toccata e fuga dimostrativa di scarsa attenzione agli elettori e ai loro candidati (Giorgetti, Lega, e Meloni F.d.I.). In tutto ciò va aggiunta la Determina del registro unico del segretario comunale n.1455 del 16 settembre 2021, con la quale si riducono gli spazi pubblici ad utilizzo di comizi e distribuzione materiali elettorale.

Ci interroghiamo rispetto all’operato di Prefettura, Questura e forze dell’ordine. A Caserta sono garantite le libertà politico elettorali? C’è certezza della libera espressione del voto? Molto spesso il vociare di strada è frutto di persone prive di giudizio, anche se più delle volte: «voce di popolo, voce di Dio».

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