De Luca non perde occasione per ‘sfruculiare’ gli altri, ma non si accorge che ‘sfruculea’ se stesso

di Mauro Della Corte

Il contratto Soresa e il mancato acquisto del vaccino Sputnik la dice lunga sulla strategia adottata dall’inquilino di Palazzo Santa Lucia

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca sfrutta, da 6 anni a questa parte, la sua posizione a Palazzo Santa Lucia per lanciare spot pubblicitari del suo operato, dei suoi collaboratori e dei suoi «cari». E la cosa ancora più grave è che da circa un anno e mezzo lo fa anche attraverso i canali ufficiali della Regione.

Canali che dovrebbero essere utilizzati semplicemente per comunicazioni istituzionali. De Luca, invece, dell’alto delle sue dirette «sponsorizza» le sue magnificenze e la sua bontà. Non disdegnandosi però di attaccare i «rivali» politici. Azione degna delle migliori dittature. Un Ente come la Regione, con tutto il suo seguito, non dovrebbe essere usato per la propria campagna politica.

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Ma tant’è, Vincenzino non perde occasione. Che si tratti dell’inaugurazione di un ospedale, di una riapertura di una strada crollata o l’apertura di un collettore fognario o finanche la consueta diretta social del venerdì (ma quando finirà?) tutto si trasforma in un cortometraggio degno di «Oggi le comiche» o in uno spot pubblicitario. A marzo scorso De Luca annunciò che la Soresa aveva sottoscritto con l’azienda russa produttrice del vaccino Sputnik V un accordo per l’acquisto di 3 milioni di dosi. Acquisto che era subordinato all’approvazione dell’Agenzia Europea del farmaco.

Approvazione che diventò l’occasione per attaccare anche l’Ema e l’Aifa. Per De Luca nessuno è capace di compiere il proprio lavoro, nemmeno i suoi uomini che comanda a bacchetta. A distanza di mesi la campagna vaccinale in Campania è a buon punto (grazie al generale Figliuolo che gli ha inviato vaccini a sufficienza e che lui critica non si sa perché) e dello Sputnik V non si hanno più tracce. Zero. Da Palazzo Santa Lucia non se ne sente più parlare. C’è da dire però che l’Ema il vaccino russo non l’ha mai approvato.

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Un contratto già nullo in partenza

E allora perché tutto questo clamore? Il contratto della Soresa, già nullo in partenza per mancanza del via libera di Ema, si è rivelato l’ennesimo spot pubblicitario del governatore. Uno spot pubblicitario da colui che sbeffeggia Matteo Salvini e Giorgia Meloni (un venerdì sì e l’altro anche ma pure di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì) dicendo che loro non sono medici né virologi e che non possono sostituirsi ai luminari e agli addetti ai lavori, lui allo stesso modo con questo flop dello Sputnik si è messo allo stesso livello. Il bue che chiama cornuto all’asino.

Se la Meloni e Salvini fanno propaganda utilizzando, per loro tornaconto personale, posizioni contrarie a quelle ufficiali del governo e del ministero della Salute, allo stesso modo De Luca ha utilizzato per squisiti fini di marketing politico ed elettorale, con l’aggravante di aver esposto anche le casse della Regione Campania a un esborso non indifferente per entrare in possesso di vaccini che per ora l’Ema ha reputato non efficace.

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