Murale di Ugo Russo, Schifone: «Finalmente il Tar mette la parola fine a una vicenda paradossale»

di Redazione

«Un murale abusivo messaggero di disvalori di camorra tutelato da procedure e cavilli legali»

Il Tar della Campania ha deciso e ha respinto il ricorso del Comitato contro la decisione del Comune di Napoli, per cui, il murales dedicato a Ugo Russo va rimosso. Perché si tratta di una  «trasformazione fisica dell’immobile».

«Finalmente il TAR mette la parola fine ad una vicenda che stava diventando paradossale» ha commentato Luciano Schifone, già assessore regionale al Turismo della Campania e dirigente nazionale di FdI. «L’utilizzo della legge per favorire l’illegalità. Un murale abusivo messaggero di disvalori di camorra tutelato da procedure e cavilli legali. Con questa decisione – conclude – si da una risposta anche a quella strana alleanza di ex sessantottini e centri sociali che si erano schierati con l’antistato criminale».

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Ugo Russo morì il primo marzo del 2020 mentre tentava di rapinare un ragazzo che era fermo in auto con una sua amica. Ragazzo che poi si rivelò essere un carabiniere in borghese e che esplose tre proiettili uccidendo sul colpo il 15enne.

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