Torre Annunziata, 17enne gambizzato in piena movida. Gli abitanti chiedono sicurezza. Non bastano le ordinanze sull’ovvio

A Torre Annunziata ormai è emergenza criminalità. Ieri sera, poco prima del coprifuoco, una persona ancora ignota ha esploso colpi di pistola in via Gino Alfani, una delle strade più trafficate per la movida, ferendo un 17enne alla gamba destra. Una tragedia sfiorata perché la zona era gremita di ragazzi in cerca di qualche ora di libertà dopo i duri mesi del lockdown.

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Secondo una prima ricostruzione una persona a bordo di uno scooter, con il volto coperto dal casco, si è avvicinato alla giovanissima vittima, ha estratto una pistola e ha esploso il colpo gambizzandola.

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Immediato è scattato il panico con decine di ragazzi in fuga. Il ferito è stato soccorso e trasportato in ospedale. Non è in pericolo di vita. Sul posto sono giunti gli agenti del locale commissariato che stanno indagando su cosa sia accaduto realmente e i motivi alla base del folle gesto. Non è ancora ben chiara la dinamica e non si esclude nessuna pista anche se il 17enne avrebbe riferito di un tentativo di rapina. La sua versione è al vaglio degli inquirenti secondo cui l’intenzione di chi ha sparato era quella di ferire solamente la vittima e non ucciderla.

Tante le persone esasperate dalla situazione e dal senso di insicurezza nonostante la presenza della Compagnia dei carabinieri, del Commissarato di Polizia e della Caserma della Guardia di Finanza. Forze dell’ordine che allo stato attuale sembrano insufficienti.

Molti chiedono l’intervento dell’esercito e un controllo più capillare del territorio dopo l’ennesimo fatto di sangue giunto ad appena 12 giorni dalla barbara uccisione del 61enne Maurizio Cerrato per una sedia che occupava abusivamente il suolo pubblico. In seguito all’omicidio di Cerrato il Comune oplontino ha deciso di emanare un’ordinanza per ribadire l’illecità di questo atteggiamento e ha programmato lavori di manutenzione straordinaria alle telecamere di videosorveglianza fuori uso da anni.

Provvedimenti però che sembrano del tutto inadeguati e la necessità di un intervento dello Stato sembra più impellente che mai con un’Amministrazione comunale che sembra sempre più inerme davanti alla recrudescenza della criminalità. Per combattere l’anti-Stato i comunicati stampa, le ordinanze per ribadire l’ovvio e le operazioni di facciata non bastano più.

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