«Le categorie professionali si aspettavano di più dal legislatore e dal governo. Ci sono molte questioni lasciate in sospeso che riguardano i cosiddetti camici grigi, a cominciare dai medici specializzandi e a questo proposito FdI ha formulato diverse proposte».
Lo ha detto la responsabile del Dipartimento Professioni di FdI, Marta Schifone, nel corso del convegno organizzato da Fratelli d’Italia “Riapri Italia. La sfida è oggi”.
«Prima di tutto – spiega – l’inquadramento giuridico ed economico: serve un contratto collettivo nazionale dei medici in formazione, che superi l’opaco binomio studente-lavoratore e garantisca i diritti e le tutele, rivisitazione dei contratti di Specializzandi e corsisti di Medicina generale. L’azzeramento dell’imbuto formativo immediato già dal 2021, si deve puntare al rapporto 1 a 1 tra candidati e contratti di formazione medica».
«I neoabilitati vanno inseriti immediatamente in un percorso formazione – lavoro senza soluzione di continuità con il corso di laurea. Occorre poi la stabilizzazione dei medici precari e l’ampliamento della rete formativa che includa tutti quegli ospedali non universitari che lamentano una forte carenza di personale» conclude Marta Schifone.
Potrebbe interessarti anche:
- Campania, Ciarambino: «Vaccini, Regione chiarisca perché i fragili restano ultimi»
- Finalmente! Draghi annuncia in conferenza stampa la data per il ritorno alla normalità: il 32 dicembre…
- Covid-19, De Luca: «AstraZeneca? Comunicazione dell’Ema idiota. L’Aifa dorme in piedi»
- Covid, l’Istat: «Il 48,5% delle aziende italiane a rischio». Al Sud i contesti più fragili