«Sulla prescrizione il nuovo ministro della Giustizia si comporta esattamente come il suo predecessore. Rinviare ad una futuribile riforma del processo penale la soluzione al gravissimo vulnus arrecato dalla riforma della prescrizione voluta da Bonafede al principio costituzionale della certezza del diritto, significa lanciare la palla in tribuna e lasciare che la riforma, che di fatto abolisce la prescrizione, continui a produrre i suoi nefasti effetti nel nostro ordinamento giudiziario».
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni, vicepresidente della Commissione Giustizia.
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«Il processo – spiega il senatore -, tranne che per pochi criminali incalliti, è già di per sé una pena, quasi sempre peggiore della eventuale condanna. Sottoporre un cittadino, per il quale vale la presunzione di innocenza fino alla condanna definitiva, ad un processo senza fine, significa infatti condannarlo ad una pena infinita».
«Tanto più che quasi il 50 per cento dei processi penali si concludono con l’assoluzione degli imputati. Insomma, persino un ministro di altissimo livello come Cartabia non sembra in grado di imprimere alcuna discontinuità. Allora, a che serve avere i ministri migliori se continuano a comportarsi esattamente come i peggiori che li hanno preceduti?».
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