«Grazie alla Guardia di Finanza di Palermo sono stati scoperti altri 145 condannati per mafia che percepivano il reddito di cittadinanza: è l’ennesima riprova del malfunzionamento di una misura che è servita ad arginare sacche di disagio durante la pandemia del Covid, ma che troppo spesso non ha raggiunto le vere povertà e ha fallito l’obiettivo di collegare sussidio e lavoro». Lo dichiara in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.
«E’ ormai acclarato – afferma – che il meccanismo dell’autocertificazione e la totale mancanza di controlli preventivi hanno causato iniquità e distorsioni gravissime, premiando criminali, terroristi e una schiera incalcolabile di furbetti».
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«Ed è una vergogna, oltre che una beffa atroce per lo Stato, che fra i percettori scoperti oggi ci fossero anche boss indagati trent’anni fa da Giovanni Falcone. La discontinuità del nuovo governo parte anche dall’immediata revisione dei criteri con cui viene erogato il reddito di cittadinanza», ha concluso.
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