Il progetto strategico degli avvocati e la dialettica sull’autonomia per Ischia

di Luciano Venia*

L’Associazione degli Avvocati dell’isola di Ischia (Assoforense) ha costituito un gruppo di studio sulla specificità territoriale di cui sono componente con lo scopo di svolgere una analisi del quadro normativo nazionale e comunitario per individuare strumenti giuridici in grado di valorizzare e massimizzare la nostra insularità, di colmare il gap nei servizi pubblici in rapporto al carico demografico e alla presenza turistica, di ridurre i disagi dovuti alla stessa condizione geografica.

Delle isole e dei loro problemi si faceva interprete l’art. 158 del vecchio Trattato sulle Comunità Europee poi superato dai nuovi TUE e TFUE riconoscendo la peculiarità, le difficoltà, le esigenze delle comunità insulari.

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In questo momento di emergenza e di crisi economica e sociale le amministrazioni locali sono costrette a rincorrere il quotidiano e le continue disfunzioni e carenze territoriali mancando di tempo e spazio logico per la elaborazione di una visione strategica e la implementazione di nuove architetture amministrative volte a una oculata gestione delle risorse evitando di affrontare e risolvere in modo strutturale e permanente carenze, insufficienze, lacune, sprechi, duplicazioni di spesa.

L’Assoforense vuole quindi mettere a disposizione l’intelligenza collettiva rappresentata dai suoi iscritti per compiere un salto di qualità nell’approccio alle problematiche strutturali indicando un sentiero di sviluppo e formulando organiche proposte per una svolta effettiva nel risultato gestionale. Ma con la consapevolezza che i compagni di viaggio, gli interlocutori, i realizzatori di queste nuove politiche non possono che essere le amministrazioni dei sei comuni e le rispettive assemblee elettive.

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Sabato 23 gennaio 2021 nella sala del Consiglio Comunale di Ischia, a riprova di questa auspicata simbiosi con gli enti locali, si è tenuto un primo incontro di studio nel quale il Presidente degli Avvocati Gianpaolo Buono ha offerto in comunicazione il documento base del Progetto per l’Isola Futura chiarendo come sia propedeutico ad ogni percorso di innovazione l’obiettivo della conoscenza dei dati mediante una indagine meticolosa ed accurata sulle realtà affini- per dimensioni e peculiarità – al distretto ischitano.

Acquisite queste informazioni di base, necessarie alla configurazione di un quadro conoscitivo dei territori occorrerà censire le realtà che sono destinatarie ed attributarie di specifiche normative di tutela, anche in rapporto ai valori e ai contenuti della Carta Costituzionale.

Con queste premesse poi misurare e analizzare il disagio per l’ambito tematico di sanità, trasporti, scuola, lavoro, pubblico impiego sino a trattare l’argomento della giustizia e dei relativi uffici.

L’avvocato Luciano Venia

Individuare inoltre margini per l’attribuzione di incentivi nel reclutamento del personale dislocato sull’isola e nella stessa articolazione e gestione del rapporto di lavoro. Questo gruppo di studio si articolerà in due sottogruppi con l’approdo finale ad un documento strategico con la stesura di un Piano di Valorizzazione e di Sviluppo volto a ottenere la garanzia della continua erogazione dei servizi pubblici e della loro gestione di qualità in linea con gli standard europei.

Si lavorerà alla formazione di misure quadro premiali e di incentivi dedicati agli operatori delle isole da trasferire nei provvedimenti attuativi del piano e confezionati nelle diverse istanze rivolte ad enti ed organi chiamati a garantire i livelli essenziali delle prestazioni e la qualità relativa. In questa chiave andrà valutata la “geografia giudiziaria nazionale” alla luce del decreto Legislativo n. 155 del 7/9/2012 e i criteri adottati in tema di revisione, soppressione, mantenimento e istituzione degli uffici giudiziari e innanzitutto la possibilità di un ufficio giudiziario Autonomo in luogo della sezione distaccata del tribunale attualmente operante.

Questi temi anche da me prefigurati ed auspicati in un editoriale sul Golfo (Autonomia per Ischia, 1 Dicembre 2020) formeranno alla conclusione dei lavori un documento strategico insieme a un piano operativo.

Essi, comunicati alle categorie e alle associazioni e offerti alle sei amministrazioni comunali con la richiesta di realizzare insieme il disegno della Nuova Ischia adoperando gli strumenti normativi che l’ordinamento offre e concorrendo alla proposta a tutti i livelli di misure e provvedimenti per perequare il gap di risorse e di servizi delle isole minori; anche attraverso un confronto con l’Ancim e la Conferenza Stato-Autonomie dove far giungere più nitida, più forte e più consapevole la domanda di servizi e di governance e insieme di governing sulla scorta di una articolata base giuridica e con la presa di atto che tutte le vecchie proposte (la mia Comunità delle isole italiane per un governo dell’Oltremare ma anche il Comune Unico o la gestione associata dei servizi come permessa dal vigente Testoi Unico Enti Locali e le altre leggi e regolamenti di settore o la Comunità Isolana proposta da Salvatore Lauro) devono ora considerarsi unificate, integrate e coordinate e quindi superate da una domanda più vigorosa di Autonomia.

Nella quarta fase di questo progetto «l’Associazione degli Avvocati infatti intende distribuire lo studio ai 6 comuni e alle categorie per favorire un fattivo confronto e una integrazione o modifica delle ipotesi di lavoro e conclusioni finali, da tradurre in un contributo per la elaborazione di una proposta di legge (o di provvedimenti che già previsti dalla legge permettano la individuazione degli strumenti più celeri per il raggiungimento degli obiettivi prefissati».

«Ischia intesa come sistema insulare ha una dimensione economica, civile e demografica notevole che viene poi ulteriormente potenziata dai flussi della stagione turistica. Volumi finanziari che sono pari o maggiori di quelli relativi ad alcuni capoluoghi di provincia».

Dobbiamo elevare la qualità dei servizi sull’isola e rilanciarne la vita economica, civile, sociale e culturale e lo possiamo fare con una idea nuova nella quale ricomprendere tanti spunti e dare loro una forte base giuridica e una superiore consistenza.

Cosi l’ansia di cambiamento che taluno sacralizza nella ipotesi di un Comune Unificato invece di sei, la comunità Isolana, la mia stessa idea di una Istituzione ad hoc per l’oltremare italiano possono trovare ora riconoscimento in senso gentiliano in una superiore astrazione che diventi “singolarità plurale” ovvero sia finalizzata ad una maggiore Autonomia per Ischia ai sensi dell’articolo 119 della Carta Costituzionale in lettura congiunta con gli articoli 118 e 120 e in assoluto ossequio all’art. 2 dello Statuto della Regione Campania; e persino in quello della Città Metropolitana che consente di aggregare gruppi omogenei, e in questo caso contigui, di Comuni.

La sanità con l’ospedale da potenziare e il gap di servizi, risorse finanziarie, mediche, paramediche e strumentali è il primo obiettivo di proposta per l’Autonomia. I grossi introiti derivanti dalle cure termali e in generale dai ticket insieme ad altre risorse statali e regionali devono essere specificamente destinati a una nostra azienda sanitaria locale in virtù di una specialità che fu oggetto dell’articolo 158 del Trattato delle Comunità Europee.

Punto centrale è sicuramente la Giustizia con il potenziamento dei servizi e la fuoriuscita dalla precarietà con la domanda di una sede autonoma di Tribunale ove ciò si dimostri possibile e una rimodulazione di risorse e organizzazione anche per la scuola, i trasporti, il pubblico impiego, l’architettura del turismo e dei servizi.

Avv. Luciano Venia

Setaro

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