Qualcuno avverta il governo che la Sicilia non è la pattumiera d’Italia

Mai una buona notizia, d’altra parte la nostra Sicilia è considerata la pattumiera d’Italia ed i Siciliani gente che non si ribella.

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I siti in Sicilia sono stati giudicati idonei non perché ne abbiano le caratteristiche ma perché sanno che i nostri politici, al di là della sceneggiata iniziale, poi li accetteranno in cambio di qualche vantaggio personale.

Le scorie radioattive sono materiale di scarto derivante dal decadimento del materiale nucleare, restano pericolose per secoli. Ci dicono che oggi non sono dannose per la popolazione. Non è così. L’Università dell’Ohio, con una pubblicazione del 2019, ha informato che i materiali usati per isolare i rifiuti radioattivi (vetro e ceramica ) potrebbero interagire con l’acciaio dei fusti accelerandone la corrosione.

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Anche se fosse solo un dubbio, questo è inquietante! Il solo trasporto delle scorie radioattive verso i siti di deposito produce inquinamento nucleare con enormi danni per la salute, oltre a danni per l’agricoltura e per il turismo.

Tra l’altro, i siti indicati in Sicilia non hanno le caratteristiche richieste per la sicurezza in quanto a rischio sismico medio. Si dice, nel documento, che i lavori per la realizzazione dei siti impiegheranno circa 3.000 persone per due anni e 750 successivamente.

Enzo Maiorana

Che strano, si interessano dell’occupazione in Sicilia solo quando il costo per la società è maggiore del vantaggio. Mai hanno avuta la stessa sensibilità nel riconoscere il diritto costituzionale  dei Siciliani alla occupazione, tanto da averli condannati a soffrire una disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord.

Ci hanno derubati non solo dei diritti costituzionali ma dello stesso Statuto di Autonomia, che è un diritto costituzionale dei Siciliani, non attuandolo in particolare nei suoi articoli finanziari. Questo che comporta un furto a danno dei Siciliani di circa 8/9 miliardi di euro l’anno con i quali avremmo potuto ben sviluppare imprese ed occupazione. Si ricordano che la Sicilia fa parte dell’Italia solo quando si tratta di farne una pattumiera per le scorie nucleari.

I Siciliani hanno finalmente la coscienza dei Diritti e non permetteremo che venga ulteriormente inquinato il nostro territorio e calpestata la nostra storica Dignità.

Noi Siciliani potremmo accettare di affrontare il problema solo quando verranno riconosciuti i nostri “diritti di cittadinanza” e quindi sociali ed economici pari agli altri italiani del centro-nord e solo per le scorie nucleari prodotte in Sicilia per le necessità mediche.

Enzo Maiorana
Presidente di IDES Identità Siciliana

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