Agrigento, Gioventù Nazionale: «No al deposito delle scorie radioattive in Sicilia»

Forte contrarietà da parte del coordinamento provinciale di Gioventù Nazionale Agrigento intervenuto sul documento elaborato dalla Società di gestione degli impianti nucleari che individua 67 aree in tutta Italia ritenute idonee allo stoccaggio delle scorie radioattive. Di queste, quattro aree sarebbero in Sicilia nei territori di Castellana Sicula, Calatafimi-Segesta, Petralia Sottana e Butera.

Pubblicità

Il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, non sembra disposto ad accettare azioni che possano danneggiare i territori siciliani, considerati luoghi con non poche difficoltà, che ospitano intere generazioni e che necessitano di ulteriori interventi dal punto di vista strutturale e occupazionale.

A tal proposito il Presidente Provinciale, Gabriele Brunetto ha affermato: «La Sicilia ha bisogno di misure per la crescita economica e dare nuove opportunità a noi giovani visto che, purtroppo, siamo costretti ad emigrare in cerca di uno sbocco lavorativo e preferiremmo si puntasse sull’agricoltura e sul turismo, viste le bellezze e i vari siti archeologici che offre questa terra (Segesta ad esempio), anziché tentare di trasformare di trasformare il territorio siciliano in una discarica di veleni».

Pubblicità Federproprietà Napoli

«Siamo contrari allo smaltimento delle scorie nucleari in Sicilia – continua ancora Brunetto – e siamo pronti ad una battaglia insieme ai diversi coordinamenti provinciali di Gioventù Nazionale e con chi ne ha interesse. Noi non restiamo a guardare, non ammazzerete la Sicilia e i siciliani»

Il documento elaborato dalla Società di gestione nucleare sarebbe dovuto arrivare entro il 20 agosto 2015, ma i ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente avevano chiesto accertamenti tecnici alla Sogin e all’Ispra e, difatto la data è slittata. Adesso, si aprirà una fase di consultazione pubblica dove si potranno muovere le varie obiezioni e alla quale potranno partecipare le Regioni, gli enti locali e i soggetti interessati come Isin e Ispra, al fine di formulare le proposte tecniche e le varie osservazioni.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:

Setaro

Altri servizi

Governo, Giorgia Meloni: «È finita la repubblica delle banane»

La premier e i leader del Centrodestra in Basilicata per lanciare la volata a Vito Bardi «Diteci cosa pensate del lavoro di questo governo». Giorgia...

Bimba deceduta dopo 3 ricoveri, i genitori: «Sarebbe bastata una tac»

Il calvario della piccola Elena durò due giorni Sarebbe bastata una tac per salvare la vita a Elena Cella. Ne sono convinti i familiari della...