Dal coordinamento giovanile di Ides (Identità siciliana) ricerviamo e pubblichiamo.
Leggiamo dai giornali che La Lega si è auto accreditata in Sicilia, addirittura elevandosi a ruolo di mediatore universale per decidere il nostro candidato Presidente della Regione Siciliana.
Di contro, leggiamo anche di nostri conterranei pronti a servire una compagine che non conosce neanche la nostra Terra. Vorremmo dire a questi: ma siete proprio sicuri che la Lega sia una soluzione efficiente ai problemi della nostra terra?
Dobbiamo fare un passo indietro ed analizzare un periodo storico immediatamente precedente quello odierno e più precisamente il periodo della formazione di noi con Salvini nel meridione.
Il primo interrogativo che bisogna porsi è il seguente: «Noi con Salvini è stato un partito politicamente efficace nel risolvere i problemi politici della Sicilia a Roma? Oppure è stato creato soltanto per costituire un bacino di voti da portare al leader del Carroccio?». «Cosa hanno fatto di concreto gli esponenti di Noi con Salvini in Sicilia per dare benessere e dare prosperità alla nostra Regione?».
Un’altro importante quesito da porsi è perché mai si dovrebbe demandare ad un partito populista e nordista, che ha leso la nostra dignità di popolo, con il sabotaggio della Legge 42 del 2009, il ruolo di mediatore? Forse che i Siciliani non siano capaci in ciò? Vero è che nella storia della nostra terra abbiamo avuto dei pessimi esempi politici e vi sono stati molti casi eclatanti ma ciò non toglie che oggi, nel 2020, i siciliani possano riprendersi l’orgoglio che viene loro tolto ogni giorno e possano ben sperare di amministrare e gestire con efficienza le loro stesse istituzioni.
È giunto il momento di sollevarci, non di seguire i “paladini delle mode”, e dimostrare a chi ci ha sempre calpestato che può esistere una politica all’insegna dell’umiltà, della competenza, del rispetto degli ideali altrui e della trasparenza.
Non si può più tollerare una situazione di manipolazione costante di leggi e norme per favorire l’interesse dei poteri forti e dei singoli potenti. Abbiamo uno Statuto speciale che non viene rispettato da tempo immemore e qualcuno dice anche che non lo meritiamo. Ma la verità è che la miglior parte della nostra storia da Siciliani è stata prima cancellata e poi calpestata da gente spietata che si è arrogata e continua ad arrogarsi il diritto di calpestare le nostre istituzioni.
Noi abbiamo un’identità che ci è stata tolta. Abbiamo dei diritti che sono stati uccisi. Abbiamo una ricchezza che dovrebbe essere nostra ma ci viene rubata. Crediamo che i siciliani siano capaci di essere dei bravi mediatori, più dei leghisti, ed è questo il motivo per cui oggi ci proponiamo: «Basta politici opportunisti, alla Pippo Inzaghi, quelli che fiutano le mode! Noi giovani IDES vogliamo lottare per prenderci le nostre responsabilità e affidare il destino alle nostre capacità. Il futuro è nostro e vogliamo partecipare alle scelte. Tutti hanno fallito!»
Il Coordinamento regionale giovanile Sicilia
Alessandro Agnello, Giuseppe Cammilleri, Domenico Ricci, Carlo Giammusso, Calogero Ingrao, Francesco Salerno, Salvatore Sardo
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