«Il decreto ristori, che nuovamente discrimina i liberi professionisti italiani escludendoli per la seconda volta dopo il decreto Rilancio dal contributo a fondo perduto, ora arriverebbe finanche con la versione -ter- a tagliare del 25 per cento i compensi sulla crisi d’impresa. Siamo davvero al ridicolo per non dire all’offensivo». Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.
«I professionisti italiani – continua de Bertoldi – che stanno combattendo nella trincea dei propri uffici con le conseguenze della pandemia, delle malattie e delle quarantene di titolari e dipendenti per rispettare le scadenze e gli adempimenti ordinari e straordinari, senza ottenere proroghe tempestive e contributi dedicati, ora devono anche confrontarsi con la riduzione d’ufficio dei propri compensi».
«Insomma, chi spesso lavora senza aver neppure ricevuto anticipi per tentare di salvare le aziende italiane in difficoltà, sarà pure ulteriormente penalizzato nei propri meritati ricavi. Non c’è che dire, un bel modo per questa maggioranza giallorossa di ringraziare migliaia di liberi professionisti, che lavorano per superare le crisi aziendali, purtroppo ora quanto mai attuali» conclude il senatore.
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