Non cambia la sua linea. Vincenzo De Luca, ancora oggi spara a zero su governo, ministri sindaco di Napoli e giornalisti. «Credo che dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili in un momento come questo per avere il massimo di collaborazione e solidarietà tra territori e Governo nazionale, ma bisogna parlare chiaro. Cerchiamo la collaborazione ma a condizione di presupposti senza i quali diventa difficile, improbabile, impossibile», ha esordito il governatore nella consueta diretta Facebook. Uno show visto e rivisto nelle settimane scorse e che se non fosse per il bollino rosso della diretta social si potrebbe avere l’impressione di assistere a una vecchia ‘puntata’.
«Il primo presupposto è la buona educazione – afferma -, la correttezza reciproca, mi riferisco al Governo e ad alcuni ministri di questo Governo. Dobbiamo collaborare con tutti, ma se un ministro del Governo si permette di fare sciacallaggio la collaborazione diventa complicata». Le parole del presidente della Regione ricordano quelle recentemente pronunciate contro Luigi Di Maio.
«Sento tornare in alcune trasmissioni tv alcune espressioni, tra cui ‘non litigate, ci auguriamo che in Campania non si litighi’. Vorrei che fosse chiaro a tutti che qui in Campania non c’è nessuno che sta litigando», ha aggiunto prima di accendere i riflettori su Napoli.
«La Regione è concentrata sul lavoro e che soltanto a Napoli c’è un imbecille che litiga da solo o che cerca di fare sciacallaggio o aggressioni per farsi pubblicità, per nascondere la propria nullità amministrativa e per nascondere il fatto che non ha mosso un dito nel corso di un anno per dare una mano a contrastare il contagio», ha detto riferendosi, senza nominarlo, al sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Non c’è nessuno che litiga tranne uno, gli altri sono al lavoro», ha aggiunto.
Poi rende noto che quasi sicuramente la settimana prossima non riapriranno le scuole d’infanzia e la prima elementare. «Avevamo previsto la riapertura, ma abbiamo subordinato questa evenienza ad un accertamento epidemiologico. La riapertura per il 24 era una previsione, ma noi non apriremo nulla se non avremo la sicurezza dal punto di vista epidemiologico. Manterremo una linea di rigore quindi, non voglio anticiparvi nulla, ma è possibile forse probabile che non si riapra. Non apriremo nulla se non abbiamo certezze dal punto di vista sanitario».
Migliorano i dati nella regione e secondo il governatore De Luca il merito è solo delle ordinanze emanate dalla Regione. «Il tasso dei positivi in Campania è sceso al 15%, ma il governo non c’entra niente, c’entrano le misure che abbiamo preso nelle scorse settimane» afferma. «Hanno istituito la zona rossa – ha aggiunto De Luca – ma ora, a parte qualche chiusura dei negozi, ma qualcuno in Italia può dire seriamente che abbiamo la zona rossa? Diciamo che abbiamo istituito in Campania non la zona rossa, ma la zona rosé, una zona fiorin fiorello». In chiusura addirittura si sbilancia sulla fine della seconda ondata. «Usciremo dall’epidemia, prima degli altri e meglio degli altri» conclude.
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