Caos Calabria, Spirlì: «Imbarazzante, il ministro Speranza si dimetta»

Prima Cotticelli, poi Zuccatelli e infine Eugenio Gaudio. Non trova pace la Calabria e il comparto Sanità. Una situazione che assomiglia sempre più a una farsa. Il ministro della Salute Roberto Speranza non riesce a trovare il bandolo della matassa. Una situazione paradossale se si considera la pandemia in corso. Proprio nel momento in cui servirebbe una persona che gestisca l’emergenza, dopo 10 giorni di polemiche e nomine, non c’è ancora un commissario alla Sanità per la Calabria.

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«E’ un momento di particolare imbarazzo» ha affermato il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì. «Deve finire questo commissariamento della sanità e soprattutto, adesso si può dimettere veramente il ministro Speranza» ha aggiunto.

«Ho incontrato più volte Speranza – ha detto in una diretta facebook – ed è una persona gradevolissima ma sta dimostrando un’imbarazzante incapacità di gestire la cosiddetta ‘operazione Calabria’. Sembra che la sordità che in queste ore dimostrano a Roma stia veramente producendo una beffa oltre al danno e questo non lo merita nessun calabrese. Non lo meritano tutti quelli che sono a rischio assalto Covid. Non abbiamo ancora attivo un piano di contrasto al virus».

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Contrariati anche gli esponenti di Fratelli d’Italia. «Conte e Speranza trasformano in farsa la nomina del commissario alla sanità in Calabria. A pagarne il prezzo sono i cittadini calabresi che non meritano un governo di presuntuosi incompetenti» afferma Giorgia Meloni.

«La gestione dell’emergenza sanitaria in Calabria rasenta l’incredibile. Siamo in mano a irresponsabili che giocano sulla pelle dei calabresi» afferma invece Andrea Delmastro, deputato FdI. «Siamo partiti con Cotticelli – ha affermato – che non sapeva bene di fare il commissario, poi, nella peggiore logica lottizzatrice della sinistra, siamo passati alla nomina del negazionista del bacio da 15 minuti. In ultimo Conte annuncia “urbi et orbi” un nuovo commissario, indagato per testimoniare la coerenza giustizialista grillina, che rinuncia, nel breve volgere di poche ore, per la moglie».

«Difficile immaginare una situazione più confusionale e catastrofica! Forse il primo passo per affrontare l’emergenza sanitaria in Calabria è un TSO a chi dovrebbe fare la nomina commissariale» conclude Delmastro.

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