Il comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, nell’ambito dei servizi di controllo sull’osservanza delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica, ha sequestrato, in un esercizio commerciale di Arzano gestito da un cittadino di origine cinese, oltre 139.000 mascherine sprovviste del marchio CE, pronte per essere messe in vendita.
In particolare, i finanzieri del primo nucleo operativo metropolitano hanno individuato, all’interno di un grosso rivenditore di Arzano oltre 139.000 dispositivi di protezione individuale, tra mascherine “spacciate” per chirurgiche e KN95, anche con filtro. Tutti i prodotti erano privi di documentazione attestante le caratteristiche protettive e delle autorizzazioni e certificazioni per l’importazione. Ben 8.000 di questi erano destinati a bambini.
Posti sotto sequestro anche 200 pseudo visiere protettive e 15 tra termometri e pistole termoscanner a infrarossi, sprovvisti di certificazione di conformità e alla normativa europea di settore, nonché dei relativi controlli di qualità sul prodotto al fine di consentire affidabilità e certezza nella corretta misurazione della temperatura. La vendita dei prodotti, al dettaglio, avrebbe potuto fruttare al venditore circa 120.000 euro.
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