I tentacoli della ‘ndrangheta sulla Brianza ma con mire espansionistiche anche oltre il confine italiano. Ventidue misure cautelari sono state eseguite stamane all’alba dai carabinieri del nucleo investigativo di Monza, coordinati dalla direzione distrettuale Antimafia di Milano. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e acquisizione indebita di esercizi pubblici, nonché porto abusivo di armi e associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
LEGGI ANCHE: Boss della ‘ndrangheta con il reddito di cittadinanza,
scoperti 37 ‘furbetti’ in Calabria
Sotto i riflettori dell’inchiesta 21 italiani e un serbo che sono stati raggiunti da 16 misure di custodia cautelare in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 2 da obbligo di dimora. Il blitz nelle province di Monza, Como, Lecco, Reggio Emilia, Macerata e Reggio Calabria. Sono ritenute vicine alla famiglia vibonese ‘Cristello’, legati alla locale dell’ndrangheta attiva in Brianza e in via di espansione in Germania, Spagna e Svizzera, con particolari interessi nei servizi di sicurezza dei locali pubblici nelle province di Monza, Como e Milano. Dalle indagini è emersa un’azione di comando e controllo del territorio e nei confronti della popolazione, che veniva intimidita e costretta al silenzio con le armi, ma anche solo spendendo il cognome ‘Cristello’.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
- Il Centrodestra sbatte la porta: non parteciperà agli Stati generali dell’Economia
- Flora Beneduce lascia Forza Italia e si schiera con De Luca. De Siano: «Gratitudine immotivata, spazio ai giovani»
- Coronavirus, 202 nuovi casi. Leggero miglioramento anche per la Lombardia. Le vittime sono 72
- La Giustizia giusta che diventa ingiusta. Il caso Palamara