Coronavirus, la Campania pensa al dopo lockdown: sì a passeggiate, spiagge e delivery. In attesa di Roma

Si inizia a delineare la Fase 2 anche in Campania, dove da qualche giorno l’emergenza Coronavirus è entrata in una fase di apparente calma sul fronte nuovi contagi. La percentuale dei tamponi positivi su quelli esaminati si aggira intorno al 2% e presto dovrebbe calare ancora. La Regione Campania insieme agli esperti sta provando a delineare le mosse future senza dimenticare però che il contagio da Coronavirus potrebbe tornare a ripresentarsi. Per evitare nuove impennate dopo il lockdown la Regione lavora con due punti cardine: monitoraggio stretto dell’evoluzione dei contagi e limitazione degli assembramenti. Punti fondamentali per non ritrovarsi a ricominciare da zero.

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Coronavirus, le mosse della Regione Campania

Secondo i bene informati la Regione starebbe pensando di consentire le passeggiate, anche se non in gruppo per evitare appunto gli assembramenti. Ripartiranno anche i cantieri e le attività produttive. Uno dei punti al centro del dibattito è come potranno riaprire le spiagge e come le persone potranno frequentarle e in quale modalità, palazzo Santa Lucia comunque è orientata a concederne l’apertura.

Possibile anche l’alleggerimento della stretta sul delivery, chiesta a gran voce da attività produttive, pizzaioli e ristoranti ma anche da altre fazioni politiche ma su cui il governatore De Luca ha puntato per tutto il periodo della quarantena facendone un punto cardine dell’azione contro il contagio da Coronavirus. Sembra lontana invece la riapertura per bar e ristoranti. Se si riuscirà a garantire che tutte queste attività lavorino in piena sicurezza, con il rispetto delle distanze, l’uso della mascherina e tutte le altre precauzioni del caso, e ad evitare picchi di contagio, si andrà avanti con le riaperture. Altrimenti, dicono i bene informati, ci sarà la marcia indietro.

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Nei suoi discorsi, il governatore De Luca ha sempre sottolineato come alcune parti della Campania abbiano la più alta densità abitativa del mondo, un dato che non semplifica le manovre nella lotta al Coronavirus. Una strategia che si sta mettendo a punto ma che comunque dovrà attendere le decisioni a livello nazionale, che detteranno il ritmo del Paese. Si attendono le decisioni sui movimenti: se regioni come Lombardia, Veneto, Piemonte apriranno in uscita, l’accesso in Campania sarà rigidamente regolato da controlli e isolamento

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