Il già tre volte primo cittadino apre alla possibilità di un ritorno
In Campania, dove la politica raramente concede tregua, l’ormai ex presidente regionale Vincenzo De Luca sembra avere una sola certezza: l’ozio non è contemplato nel suo vocabolario. Neppure il passaggio alla categoria dei “fuori ruolo”, dopo anni di dominio a Palazzo Santa Lucia, ha scalfito il suo spirito battagliero. Altro che placide giornate da pensionato: De Luca apre all’eventualità di riprendersi la poltrona di sindaco di Salerno, già occupata per ben tre mandati e attualmente presidiata dal suo fedelissimo Vincenzo Napoli.
Il diretto interessato ha risposto così alla possibilità di una nuova corsa per il Municipio: «Può essere un’ipotesi. Io sono interessato a fare cose concrete, non cerimonie post elettorali. Ho visto che si sono scalmanati tutti, io non sono un uomo di cerimonie e di allegrie, ma di lavoro concreto». Dunque, niente festeggiamenti, nessun taglio di torte o passerelle celebrative: l’ex governatore rivendica ancora di essere uomo da cantiere più che da buffet.
De Luca tra libri, riconoscenza e nostalgie operative
Se da un lato strizza l’occhio all’idea di tornare a gestire la sua città-simbolo, dall’altro rivela una vocazione inaspettatamente contemplativa. De Luca ha infatti ricordato una passione mai sopita: «mi piacerebbe riprendere a studiare e a leggere qualche altro libro». Una dichiarazione che, detta da uno che raramente si concede una pausa, suona quasi come la promessa di una rivoluzione personale.
La tentazione dei volumi, però, non gli impedisce di ribadire un legame saldo con il capoluogo e con la regione che ha guidato per anni: la volontà di continuare a seguire «Napoli e la Campania, per un dovere di gratitudine che ho verso la città». Un sentimento che De Luca descrive con parole di ringraziamento: «Ho ringraziato Napoli e i suoi cittadini per il modo in cui mi hanno accolto – ha concluso – hanno rispettato il lavoro che ho fatto e il modo in cui hanno rispettato le mie scelte sul Covid. I cittadini di Napoli hanno dimostrato un livello di disciplina che era difficile da immaginare e ci siamo salvati insieme. Ho il dovere di essere grato alla città di Napoli».
E così, tra un elogio alla compostezza dei napoletani e la tentazione di recuperare il suo antico fortino salernitano, De Luca lascia intendere di non essere affatto intenzionato a farsi da parte. Altro che pensione: la scena politica campana potrebbe ritrovarsi presto con una vecchia conoscenza pronta a ricominciare da dove aveva lasciato.




