Si punta alla rifunzionalizzazione delle aree
A Fuorigrotta, ogni volta che si gioca una partita o si tiene un grande evento allo stadio Diego Armando Maradona, la zona si trasforma in un caos di automobili in doppia fila, clacson e parcheggi selvaggi. I residenti, esasperati, si ritrovano ostaggio degli incivili e di un traffico paralizzante. Un paradosso, se si considera che proprio sotto lo stadio esistono parcheggi sotterranei costruiti per i Mondiali di Italia ’90 e mai realmente aperti, nonostante la loro capienza complessiva di 250 posti.
Negli ultimi giorni, rappresentanti del Comune di Napoli e dei Vigili del Fuoco hanno effettuato un sopralluogo tecnico in questi spazi interrati con l’obiettivo di verificarne lo stato e valutare la possibilità di una loro rifunzionalizzazione. L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione e modernizzazione dell’impianto di Fuorigrotta in vista di Euro 2032.
Alla visita hanno preso parte il comandante dei Vigili del Fuoco di Napoli e l’assessore comunale alle Infrastrutture, Edoardo Cosenza. L’obiettivo condiviso è garantire che il recupero degli spazi avvenga nel pieno rispetto delle normative antincendio e strutturali, elementi fondamentali per assicurare la sicurezza e la completa modernizzazione dello stadio.
Cauto ottimismo
Dopo il sopralluogo, è emerso un cauto ottimismo sulla possibilità di procedere con la progettazione della messa in sicurezza e della rifunzionalizzazione dei parcheggi sotterranei. Sebbene la loro capacità — 250 posti — sia un numero troppo esiguo per risolvere definitivamente l’emergenza parcheggi di Fuorigrotta, la riapertura rappresenterebbe un primo passo verso un miglioramento complessivo della logistica e della vivibilità dell’area. Il recupero di questi spazi consentirebbe comunque un aumento dell’offerta di sosta a servizio dello stadio e del quartiere, contribuendo significativamente alla gestione dei flussi di traffico durante i grandi eventi.



