Decapita il fratello nel Beneventano: l’uomo aveva problemi di alcol

Il 57enne era seguito anche dai servizi sociali

Aveva problemi di alcol ed era stato già protagonista di episodi di violenza nei confronti di altre persone. Benito Miarelli, 57 anni, era seguito anche dai servizi sociali del comune di Pannarano, ma nessuno immaginava che in una sera d’estate, al culmine dell’ennesimo litigio con il fratello Annibale, di 70 anni, potesse decapitarlo e gettare la testa dal balcone della casa in cui vivevano.

Entrambi soli, Benito per una scelta, Annibale perché anni fa aveva perso il figlio e di recente anche la moglie. Viveva a Roma fino a qualche anno fa, poi, rimasto solo aveva deciso di tornare nel piccolo comune sannita per badare anche al fratello più giovane. Aveva lavorato una vita come operaio in una fabbrica di infissi a Roma.

Pubblicità

Tornato nel Sannio pensava di trascorrere in serenità gli anni della pensione. E invece il fratello Benito era il suo cruccio. Voleva che smettesse con l’alcol. In paese aveva dato problemi.

Le reazioni in paese

Il gestore del bar vicino casa più volte gli aveva negato da bere. «Quando alzava il gomito non si controllava. Era solo, e forse qualcuno ha sottovalutato il problema». Il riferimento è ai servizi sociali, alle istituzioni. Il sindaco, eletto una ventina di giorni fa non nasconde le difficoltà. «Proprio ieri avevamo discusso con il presidente dell’Ambito sociale – spiega Antonio Iavarone – il caso era noto e se ne sono occupati. Ma quanto accaduto è stato così eclatante che nessuno poteva immaginare. Siamo tutti sconvolti». Una vicina di casa racconta dei litigi frequenti. «Li sentivamo spesso – racconta – a volte Benito urlava cose senza senso, perché aveva bevuto. Ce l’aveva con i fascisti».

Pubblicità Federproprietà Napoli

La piccola comunità è ancora sotto choc

Qualcuno che abita in via Piano, vicino alla palazzina di tre piani, dove i fratelli Miarelli vivevano, ha assistito a tutta la terribile sequenza: la lite furibonda, le urla, i due che escono sul balconcino, poi il silenzio e Benito che lancia la testa di Annibale, facendola rotolare sui gradini davanti al portoncino. Scende al pian terreno, la raccoglie e la deposita su un muretto in attesa dei carabinieri, che arriveranno poco dopo la sua telefonata. Una scena raccapricciante che i testimoni hanno descritto nel dettaglio. Il corpo dell’uomo è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale di Benevento. Benito Miarelli è in carcere con l’accusa di omicidio volontario. È in stato di fermo, in attesa dell’interrogatorio di convalida. Sentito già dal Pm, ha ammesso le sue responsabilità

Setaro

Altri servizi

Torre Annunziata ricorda Giancarlo Siani: 5 giorni di appuntamenti

Polo per l’Infanzia intitolato al giornalista assassinato Cinque giorni di appuntamenti per ricordare Giancarlo Siani. L’Amministrazione Comunale di Torre Annunziata ha pubblicato questa mattina il...

Ragazzino suicida, la scuola si difende: nessuna comunicazione

I familiari di Paolo: 15 segnalazioni per episodi di bullismo Prima la telefonata del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al papà del ragazzo...

Ultime notizie

Molesta ragazzine e viene pestato: 62enne muore dopo poche ore, è giallo

L'uomo originario di Napoli Era stato preso a calci e pugni nei giardini pubblici di Manduria (Taranto) dopo aver presumibilmente molestato un gruppo di ragazzine....

Polisportiva Partenope, arriva la svolta per l’ex Galoppatoio: sarà gestito dal Coni

L’impianto continuerà a vivere come spazio sportivo e sociale Per decenni l’ex Galoppatoio di Palazzo Reale ha rappresentato un punto di riferimento per lo sport...

Il vino lacryma Christi del Vesuvio eccellenza napoletana

Questa estate 2025, il Vesuvio è stato teatro di un devastante incendio, un’emergenza ambientale che ha lasciato un segno profondo ma anche acceso una...