Faida di Scampia, nuove accuse per il boss Raffaele Amato

Il capo degli Scissionisti raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere per armi, omicidi e ferimenti

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti del boss del cosiddetto clan degli Scissionisti Raffaele Amato.

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Il 59enne, già in carcere per altri motivi, questa mattina è stato raggiunto da una nuova misura perché indiziato dei reati di concorso di persone nell’omicidio pluriaggravato di Salvatore Ferrara e contestuale ferimento di Ugo De Lucia e Antonio Caldieri, nell’omicidio di Luigi Magnetti e Carmine Fusco, nonché di detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico degli «Amato-Pagano», operante nell’area nord della città di Napoli ed in alcuni paesi della provincia. In particolare, gli omicidi ed i ferimenti in riferimento sono avvenuti in Napoli ed Arzano (NA), rispettivamente in data 25 settembre 2007 e 09 febbraio 2008.

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