Il procuratore torna sull’invito del cantante alla Federico II
«Le mafie sono come un’azienda: hanno bisogno di pubblicità. Su Tik tok si fanno vedere ricchi e potenti. Quando si vede un cantante su un pick-up con un mitra di finto oro con la maglia narcos e vediamo sotto quanti like ci sono e qualcuno lo invita a fare una lezione mi preoccupo e non posso stare zitto perché il silenzio è complicità. Quando autorizzo che da una mia opera venga tratto un film e per un’ora c’è solo violenza, qual è il messaggio?». Così il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, intervenendo alla presentazione del rapporto ‘Le mafie nel cyberspace’, realizzato dalla fondazione Magna Grecia.



