Def, l’Unione Europea: Italia non sarà l’unica a dare pochi dettagli

Una situazione «particolare» di transizione, in attesa che entri in vigore il patto di stabilità riformato

L’Italia non sarà «in alcun modo un’eccezione» nel livello di dettaglio del Documento di Economia e Finanza, o nei documenti di finanza pubblica equivalenti, dato che l’UE si trova in una situazione «particolare» di transizione, in attesa che entri in vigore il patto di stabilità riformato, che dovrebbe essere votato nella plenaria di aprile dal Parlamento Europeo.

Punti Chiave Articolo

Lo prevede un alto funzionario UE che, in vista delle riunioni dell’Eurogruppo e dell’Ecofin a Lussemburgo di dopodomani e venerdì, conferma in sostanza quello che ha spiegato oggi la Commissione, cioè che gli Stati membri possono decidere di non seguire le linee guida UE nella redazione di DEF e simili, poiché saranno chiamati allo sforzo di presentare nel prossimo settembre un piano di convergenza a medio termine, come previsto dal quadro riformato di governance economica che sta per entrare in vigore.

Pubblicità

Attualmente, spiega, «ci troviamo in una situazione piuttosto particolare», per cui le «vecchie regole» del patto di stabilità vengono riformate. La riforma prevede che gli Stati concordino con la Commissione piani pluriennali (da 4 a 7 anni) di finanza pubblica. Entro la fine di questo mese, ricorda la fonte, i Paesi dovrebbero presentare i programmi di stabilità e convergenza e i programmi nazionali di riforma.

La previsione

La previsione è che le nuove regole di governance «entrino in vigore a brevissimo termine dopo questa scadenza», quindi «non ha molto senso pratico costringere i Paesi a sprecare risorse in questo processo». Certo, il patto di stabilità «è ancora una legge applicabile e i Paesi dovranno rispettarla», ma «fino a che punto ci si debba aspettare di trovare dettagli in questi programmi dipende da Paese a Paese».

Pubblicità Federproprietà Napoli

Alcuni Paesi trovano «utile» inserirvi numeri più dettagliati come il deficit programmatico, «per i loro scopi di pianificazione nazionale». Il punto è, ricorda, che i piani strutturali di bilancio richiedono «un lavoro piuttosto formidabile, richiedono una preparazione». Non bastano certo «un paio di settimane e un paio di dipendenti pubblici».

Al contrario, «è uno sforzo governativo», quindi la misura in cui gli Stati membri troveranno «utile» inserire la loro pianificazione nazionale nei programmi di stabilità e nei programmi di riforma nazionali «già questo mese» è giocoforza variabile. Pertanto, «penso che troveremo variazioni tra il livello di dettaglio delle diverse proposte, ma non penso che l’Italia si distinguerà in alcun modo come un’eccezione in questo campo. Penso – conclude – che molti Paesi si troveranno ad affrontare considerazioni simili».

Setaro

Altri servizi

Operai morti a Napoli, svolta l’autopsia: la Procura ha autorizzato il rilascio delle salme

I tre hanno perso la vita precipitando da circa venti metri La Procura di Napoli (pm Stella Castaldo, procuratore Antonio Ricci) ha autorizzato il rilascio...

Broker del narcotraffico catturato in Spagna: Simone Bartiromo estradato in Italia

Il 34enne atterrato ieri sera a Fiumicino È stato estradato nella tarda serata di ieri, lunedì 28 luglio 2025, ed è arrivato all’aeroporto di Fiumicino...

Ultime notizie

Operai morti a Napoli, il legale: «La ditta ha solo noleggiato l’impianto»

Al vaglio degli investigatori anche la correttezza del montaggio Era stato noleggiato «a freddo», come si dice in gergo, il montacarichi dal quale ieri mattina,...

Operai morti a Napoli, accertamenti sul sistema di fissaggio del montacarichi

Una grossa gru verrà installata per rimuovere la struttura Riguarderà in particolare i perni e i bulloni utilizzati per fissare la struttura a cui era...

Scooter contro le auto in sosta: 27enne deceduto nella notte a Ercolano

Il giovane è morto in ospedale Quella appena trascorsa è stata una notte tragica per la comunità di Ercolano. Un giovane di 27 anni ha...