Infiltrazioni del clan dei Casalesi in vigilanza privata: una condanna e 4 assoluzioni

In carcere il cognato del figlio del boss

Una condanna e quattro assoluzioni al termine del processo svoltosi al tribunale di Napoli Nord sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi nel business della vigilanza privata. Unico condannato dal collegio giudicante è stato il 61enne Enrico Verso – tre anni di reclusione – cognato del collaboratore di giustizia Raffaele Bidognetti, figlio del capoclan Francesco Bidognetti noto come «Cicciotto ‘e Mezzanotte».

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I giudici hanno invece assolto Antonio D’Abbronzo (difeso da Mario Griffo), 52 anni di Villaricca, Eugenio Di Laura, 56 anni di Gricignano d’Aversa, Carlo Verdone, 64 anni di Roma (omonimo dell’attore), Vincenzo Siano, 71 anni di Sant’Antimo. Verso è stato riconosciuto colpevole di aver commesso un’estorsione ai danni di un imprenditore di Parete, costretto a versare 1500 euro.

Arrestato nel 2019 dai carabinieri, dall’indagine a carico di Verso, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, emerse come il 61enne legato alla famiglia Bidognetti avesse imposto il servizio di vigilanza delle società a lui collegate a numerose aziende del territorio, arrivando a lavorare anche a Roma, in particolare a Cinecittà.

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