Neonata in crisi respiratoria ma all’ospedale di Boscotrecase non c’è il pronto soccorso: deceduta

Inutile la corsa all’ospedale di Castellammare di Stabia

Una tragedia forse evitabile ma che comunque lascia l’amaro in bocca per le circostanze in qui si è verificata. Tutto è accaduto la mattina di sabato 23 dicembre nel giro di poche ore a Torre Annunziata dove una bambina di soli 3 mesi ha perso la vita per una crisi respiratoria e per le croniche difficoltà di un sistema sanitario che in Campania, nonostante qualcuno si ostini a definire «miracoloso», lascia molto a desiderare.

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La piccola, dicevamo, era in compagnia dei genitori quando ha avuto la crisi. Allertato il 118 per un’insufficienza respiratoria, ma in quei terribili minuti d’attesa, i genitori hanno scelto di accompagnarla all’ospedale di Boscotrecase. Ma lì la famiglia si è scontrata con una dura, e più volte denunciata, realtà: da tre anni il pronto soccorso è chiuso.

Dai tempi del Covid, quando la sanità targata De Luca decise di dedicare il nosocomio alla cura della pandemia lasciando aperto solo il pronto soccorso di Castellammare di Stabia a servire una fetta enorme di cittadini, da Torre Annunziata fino alla Costiera Sorrentina. «Deve raggiungere il San Leonardo» si son sentiti rispondere. Ma tra i due nosocomi ci sono quasi 10 chilometri di strada, congestionati dal traffico e con la piccola in arresto cardio-respiratorio. Giunta al nosocomio stabiese, il personale sanitario ha provato a salvarla ma purtroppo per lei non c’è stato niente da fare.

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Il fascicolo d’indagine

La Procura di Torre Annunziata, retta dal procuratore Nunzio Fragliasso, dall’aggiunto Giovanni Cilenti e dal sostituto Marta Agostini ha aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti. I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno avviato le indagini acquisendo la cartella clinica e ascoltando il papà, i testimoni e il personale sanitario. Tanti i punti che gli inquirenti vogliono chiarire. Secondo quanto riferito da Dario Sautto su «il Mattino», la bimba era affetta da bronchiolite probabilmente degenerata nella giornata del 23 dicembre. Il corpo della bambina è a disposizione della magistratura e nelle prossime ore, probabilmente, verrà fissata l’autopsia.

Una tragedia immane, già scritta. Da tempo associazioni, cittadini e politici locali stanno denunciando l’assenza del pronto soccorso all’ospedale Sant’Anna e Maria SS della Neve di Boscotrecase e della sua pericolosità. «Ora basta! Un papà disperato porta la sua piccolina al pronto Soccorso dell’ospedale di Boscotrecase ma è chiuso.  Si, è ancora maledettamente chiuso.  Io non ho nulla da festeggiare dopo la notizia della morte della  bambina di Torre Annunziata che muore a causa di questa tragedia annunciata» scrive il senatore Orfeo Mazzella del M5S sui social.

«L’ospedale Sant’Anna e Maria SS della Neve è diventato un set televisivo per una nota fiction televisiva ma non ha aperto le porte del p.s. Ho presentato non una ma due interrogazioni al Ministro della Salute. L’ultima pochi giorni fa, proprio perché ero consapevole della gravità della situazione. Basta! Era già troppo tardi ieri, oggi è il tempo delle risposte immediate», conclude.

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L’Asl Napoli 3 Sud

L’Asl Napoli 3 Sud ha aperto un’inchiesta interna per chiarire quanto accaduto. «Sono sempre affranto quando si verificano tragedie, quando si parla di bambini ancora di più» afferma il direttore generale Giuseppe Russo. «Purtroppo – spiega il dg – non abbiamo i numeri per fare il pronto soccorso, mancano medici, anestesisti, radiologi, anche perché l’ultimo concorso che abbiamo bandito è andato deserto. Tra l’altro, vista l’età della bambina, sarebbe occorso che in pediatria ci fosse un esperto di terapia intensiva neonatale, che a Boscotrecase non c’è».

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