Duplice omicidio di Ponticelli, uomo si costituisce in Procura: avrebbe ammesso di aver sparato

L’uomo si sarebbe consegnato per paura di ritorsioni

Avrebbe ammesso di essere stato lui a sparare e di essersi costituito per paura di ritorsioni l’uomo che si è presentato in Procura, a Napoli, dopo il duplice omicidio di Carlo Esposito, 29 anni, e Antimo Imperatore, 56 anni, il primo ritenuto legato al clan De Micco-De Martino, l’altro operaio con piccoli precedenti penali che si guadagnava da vivere espletando lavori di manutenzione anche per gli affiliati ai De Micco con i quali più volte è stato notato dalle forze dell’ordine.

Pubblicità

Secondo quanto si è appreso Esposito, ritenuto dagli inquirenti un elemento di spicco dei De Micco-De Martino, stava ristrutturando il «basso», nella disponibilità della camorra locale e una volta nella disponibilità di un elemento di spicco dei De Micco-De Martino (Giovanni Palumbo, detto «’o piccione»), quando è arrivato il killer: lui è stato freddato all’interno dell’abitazione mentre Imperatore è stato trovato senza vita sull’uscio.

L’agguato è scattato proprio nel rione Fiat di Ponticelli, roccaforte della famiglia De Micco-De Martino, che si contrappone al gruppo camorristico dei De Luca Bossa. Nei confronti del killer sarebbe imminente l’emissione di un provvedimento di fermo per duplice omicidio volontario aggravato.

Setaro

Altri servizi

Bici travolta da un autocarro: ciclista deceduto sul colpo

Sequestrata la salma del 65enne Ancora un incidente mortale, questa volta a Nola, in località Piazzolla. Ieri i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia locale...

Castellammare di Stabia, il candidato sindaco del centrodestra è l’avvocato Mario D’Apuzzo

«Massimo impegno per una città sicura e attrattiva per gli investimenti» «Il tavolo politico del centrodestra, a conclusione di un accurato percorso di dialogo e...