Difesa, Rauti (FdI): «Governo sottovaluta minaccia cibernetica e non finanzia strumenti di difesa»

«Il governo sottovaluta i rischi terroristici in materia di sicurezza informatica e difesa cibernetica. La pandemia ha accresciuto le minacce cibernetiche e nonostante i segnali inquietanti registrati in questi mesi i finanziamenti per la cyber difesa nazionale appaiono fortemente inadeguati». Lo dichiara la senatrice Isabella Rauti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Difesa intervenendo nel Question Time al Ministro della Difesa

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«Il disallineamento nel budget nazionale della difesa – continua Rauti -, rispetto al previsto 2 per cento del PIL per i Paesi della dell’Alleanza, allarma così come desta preoccupazione che il governo abbia fatto sparire, senza fornire spiegazioni, dalla versione definitiva del disegno di legge di bilancio per il 2021 la norma in materia di fondazione dell’Istituto italiano di Cybersicurezza».

«Nel complesso anche il Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2020-2022 che lascia ampia spazio alle necessità di innovazione in materia di cyber Security e cyber Defence non sostanzia tali necessità ed emergenze con progetti e finanziamenti adeguati» sottolinea.

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«Nonostante sia a tutti noto che sostenere l’accrescimento delle competenze e delle capacità tecnologiche, industriali e scientifiche nazionali nel campo della sicurezza cibernetica e della protezione informatica, nonché favorire lo sviluppo della digitalizzazione riguardo a prodotti e processi informatici di rilevanza strategica, sia garanzia di tutela  della sicurezza e della sovranità nazionale».

«Per Fdi è evidente la necessità di un maggiore impegno del Governo per rafforzare le capacità di difesa dello spazio cibernetico nazionale perché mai e poi mai eventuali frizioni o incomprensioni all’interno della maggioranza prevalgano  sull’interesse nazionale e sui suoi sistemi di difesa», conclude.

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