L’eurodeputato: «Voto inquinato e Consiglio comunale compromesso»
Sandro Ruotolo, eurodeputato e componente della segreteria nazionale del Pd, in una lettera inviata al sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, sostiene che «questa storia, questa giunta, in queste condizioni, è arrivata al capolinea. Il voto è stato inquinato e il Consiglio comunale è compromesso politicamente e moralmente».
Ruotolo si riferisce all’inchiesta che ha portato alle dimissioni del consigliere comunale di maggioranza, Nino Di Maio, dopo che i nomi del figlio e del nipote sono risultati coinvolti come indagati nell’inchiesta per associazione camorristica con l’arresto di 11 persone relativamente alle infiltrazioni criminali del clan D’Alessandro.
Ruotolo, che è anche consigliere comunale di Castellammare, annuncia che voterà il bilancio per «senso istituzionale», ma che subito dopo «per il rispetto dovuto alle istituzioni» deciderà il da farsi, come rappresentante del Partito Democratico, «assumendo fino in fondo la gravità della situazione». Questo è «il momento della verità», dichiara ancora.
Non è evidentemente bastato il passo indietro del consigliere di maggioranza per ricompattare il campo largo guidato da Vicinanza, sostenuto da una maxi-coalizione di 14 liste e partiti che, dalle parole del consigliere, oggi si trasforma da bacino elettorale a «terreno di accuse».
Ruotolo: «Hai accettato alleanze per paura di non essere eletto»
«Hai accettato questo quadro di alleanze per paura di non essere eletto, in nome di un realismo politico cinico e presuntuoso – affonda Ruotolo – Hai deciso di correre il rischio, pensando di poter governare il tutto. Dovevamo alzare muri invalicabili contro la camorra e invece si sono aperti dei varchi che, per la magistratura, sono diventati piste investigative».
A Castellammare di Stabia si alimentano voci sul timore di un ritorno della commissione prefettizia, dopo lo scioglimento per camorra della scorsa giunta di centrodestra guidata da Gaetano Cimmino. Ruotolo ricorda anche il lavoro dell’Osservatorio sulla camorra, che aveva segnalato anomalie di voto in sezioni riconducibili all’area considerata di influenza del clan D’Alessandro.
Per il consigliere, le indagini della DDA confermerebbero un quadro già emerso con il caso di un altro consigliere, Gennaro Oscurato, «parente alla lontana», come aveva spiegato lui stesso, a un altro indagato Ruotolo punta il dito contro «consiglieri comunali imparentati con esponenti apicali dei clan, altri con famiglie coinvolte nelle indagini, possibili inquinamenti del voto». Nei giorni scorsi però il segretario del PD della Campania, Piero De Luca, aveva blindato il sindaco Vicinanza esprimendo a nome del partito «piena fiducia politica».




