Pasticcio Teatro San Carlo, Manfredi ricorre anche al Tar. Forza Italia: «Atto grave»

Il Massimo napoletano in balia degli eventi e senza guida

Il braccio di ferro sulla guida del Teatro San Carlo continua con toni sempre più accesi e un epilogo ancora lontano. Invece di ricucire lo strappo istituzionale, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha deciso di imboccare anche la strada del tribunale amministrativo, aprendo così un nuovo fronte e complicando sempre di più la già difficile partita, lasciando ancora il Massimo partenopeo privo di una guida stabile.

Affiancato dalla consigliera della Città metropolitana Maria Grazia Falciatore, Manfredi ha depositato al Tar Campania un ricorso contro la nomina di Fulvio Adamo Macciardi a sovrintendente del Teatro San Carlo.

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Nel mirino non solo il ministero della Cultura e il ministro Alessandro Giuli, ma anche i tre consiglieri del Consiglio di indirizzo – Marilù Faraone Mennella, consigliere anziano e figura indicata direttamente dal Ministero della Cultura, Gianfranco Nicoletti (anch’egli in quota MiC) e Riccardo Realfonzo (designato dalla Regione Campania) – che avevano proposto il nome al ministro. La richiesta al Tar è netta: annullamento dell’atto, sospensione immediata o, in alternativa, misure cautelari provvisorie. La decisione dei giudici è attesa entro fine agosto o nei primi giorni di settembre.

Teatro San Carlo, le motivazioni del ricorso

Nel ricorso, Manfredi e Falciatore ricordano che la normativa prevede la nomina del sovrintendente da parte del ministro «previa proposta del Cdi». Contestano però che, in questo caso, «il ministro ha proceduto alla nomina senza che vi fosse alcuna delibera di proposta del Cdi e considerando assurdamente in luogo di questo un mero resoconto della riunione di tre componenti del Cdi».

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Una scelta, sostengono, che ha avuto conseguenze dirette sull’assetto della Fondazione: «il ministro ha motu proprio nominato il sovrintendente ledendo i poteri, di impulso e partecipazione dell’organo collegiale deliberante e bypassando le prerogative della Fondazione». Un’accusa che si inserisce in un contenzioso già avviato: nello scorso ricorso presentato al Tribunale di Napoli, il sindaco aveva ricordato che la riunione fissata per il 4 agosto era stata revocata.

Teatro San Carlo, Forza Italia: «Ricorso di una gravità inaudita»

La risposta politica non si è fatta attendere. Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania, ha attaccato frontalmente il primo cittadino: «Il ricorso di Manfredi non è contro Giuli ma contro il governo. Così facendo, il sindaco butta a mare ogni intesa istituzionale. Si rassegni: finirà sempre 3 a 2, lui al San Carlo è minoranza. Il ricorso contro il Ministro è di una gravità inaudita. Da oggi si chiude il tempo delle intese istituzionali. Manfredi sarà trattato come l’ultimo azzeccagarbugli».

Gli fa eco il senatore azzurro Francesco Silvestro: «Un gesto grave, che conferma la sua miopia nei confronti dell’azione dell’esecutivo. Dal primo giorno, il Governo ha sempre salvaguardato Napoli, intervenendo concretamente per il bene della città e continuando a farlo ogni giorno, anche grazie al lavoro instancabile di noi parlamentari del Sud. Eppure, Manfredi preferisce perseverare in un atteggiamento ottuso e pregiudiziale, scegliendo lo scontro istituzionale invece di collaborare per il bene dei cittadini».

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