Politano: «Questo Napoli può essere il più forte dove ho giocato»

L’esterno azzurro: «Possiamo giocarcela con chiunque»

«Potenzialmente questo potrebbe essere il Napoli più forte, ma sarà il campo a rispondere. Vogliamo esserci in tutte le competizioni e siamo entusiasti di tornare in Champions. Possiamo giocarcela con chiunque». Lo ha detto a Sky Matteo Politano, l’esterno che è in azzurro dal 2021 ed è stato tra i protagonisti degli ultimi due scudetti vinti.

Politano parla del ritiro a Castel di Sangro e dell’amichevole di domani con il Brest: «Io sto bene – spiega – da quando abbiamo ripreso gli allenamenti sono rientrato bene e ora sto recuperando un po’ la forma. Domani contro il Brest le sensazioni sono positive, la giochiamo sapendo che è importante mettere minuti nelle gambe e far ambientare i nuovi. Non sarà facile perché i carichi di allenamento ora si fanno sentire».

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L’esterno destro parla anche dei nuovi arrivati: «Anche se giovani sono esperti – ha detto Politano, che domani compie 32 anni – e hanno portato gioia. Kevin De Bruyne si è inserito alla grande e ha portato grande entusiasmo, siamo contenti di averlo con noi. Com’è caratterialmente? È un po’ più silenzioso ma è simpatico, un campione. Lucca? È un giocatore importante, ha struttura e ci tiene tanti palloni. Sia lui che Lukaku sono importanti per il nostro gioco». Politano ha un contratto con gli azzurri fino al 2027 ma presto potrebbe aprirsi una trattativa per un prolungamento dell’esterno destro che ha rinunciato a ricche offerte arabe finora.

Juan Jesus: «Il Maradona dev’essere una bolgia»

E mentre domani alle 19 ci sarà la prima amichevole in Abruzzo contro i francesi del Brest, dal campo parla anche Juan Jesus, 34enne centrale azzurro: «anche quest’anno – ha detto a Radio Crc – la promessa della squadra è di dare sempre il 100%, anche nei momenti di difficoltà. La squadra c’è, il mister c’è ed abbiamo una società che ci sta aiutando a crescere. Sappiamo come vincere, dobbiamo solo continuare questo percorso bellissimo. Il Maradona dev’essere una bolgia, perché siamo campioni d’Italia e dobbiamo comportarci come tali».

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Il brasiliano parla anche dei nuovi giovani elementi arrivati: «provo ad aiutarli arrivando presto e allenandomi sempre duramente. Il calcio si è evoluto tanto negli anni, ma non penso che, per quanto riguarda la difesa, la differenza sia tra marcatura a uomo o di reparto. Ad esempio se pensiamo alla partita contro la Juventus io andavo a prendere a uomo Koopmeiners, quindi dipende molto dalla partita».

Setaro

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