Caserta entra a far parte della rete nazionale del progetto «Sentinelle nelle Professioni contro la Violenza», promosso da Soroptimist International d’Italia in collaborazione con Confartigianato Imprese Benessere. L’iniziativa prende forma sul territorio grazie all’alleanza tra il Club Soroptimist di Caserta e Confartigianato Imprese Caserta, con il coinvolgimento attivo di AnCOS Aps.
Il progetto nasce per formare e sensibilizzare operatori e operatrici del settore benessere – estetiste, acconciatori, personal trainer, istruttori sportivi – affinché diventino «sentinelle» capaci di riconoscere i segnali, spesso sottili e silenziosi, della violenza di genere. In un contesto professionale fondato sull’ascolto e sulla fiducia, queste figure possono svolgere un ruolo chiave, offrendo un primo orientamento verso i servizi di supporto e protezione.
Informazione e formazione
«All’interno delle relazioni amorose e familiari tossiche, spesso a quella fisica e sessuale vanno affiancate altre forme di violenza non meno significative come la violenza psicologica ed economica, atti persecutori, stalking, cyberviolenza. Purtroppo, molte donne che ne sono vittime subiscono in silenzio senza cercare aiuto. L’impegno del Soroptimist – spiega la presidente del club di Caserta, Lidia Luberto – è promuovere e realizzare iniziative di informazione e formazione per fornire maggiori strumenti di conoscenza e di sensibilizzare tutta la comunità verso il fenomeno.
Il progetto «Sentinelle nelle professioni contro la violenza» si propone, infatti, di ampliare le reti informali di aiuto, diffondere e promuovere una diversa cultura e condivisione, potenziare il livello di «ascolto» e creare «presidi-sentinella» che possano intercettare, riconoscere e accompagnare le donne verso un percorso di ricerca di aiuto. Da qui il coinvolgimento di coloro che, per professione, incontrano molte donne e ragazze con le quali possono stabilire uno sguardo empatico, capace di cogliere i segnali della violenza».
Il progetto, nella sua fase iniziale, si concentra, perciò, sui settori della bellezza, del benessere e dello sport. «Nei centri estetici e negli atelier – sottolinea Antonio D’Albore, presidente di AnCOS aps – si condividono emozioni, parole e silenzi. È lì, in quei momenti di cura e vicinanza, che può emergere un disagio, un campanello d’allarme. Come Confartigianato, abbiamo accolto questa iniziativa con entusiasmo e senso di responsabilità: le professioni non devono limitarsi all’ambito tecnico, ma contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale».
I corsi
Il progetto, già attivo in numerose città italiane, si sviluppa attraverso corsi gratuiti articolati in due moduli: il primo dedicato all’introduzione alla violenza di genere – con definizioni, tipologie, quadro normativo e contesto socio-culturale – e il secondo incentrato sulla rete territoriale di aiuto, con il contributo di medici, forze dell’ordine, avvocati, centri antiviolenza e servizi sociali.
A Caserta, il progetto rappresenta un passo importante verso un nuovo modello di prevenzione, basato su reti informali, luoghi quotidiani e relazioni autentiche.
«Formare i nostri associati – afferma Luca Pietroluongo, segretario di Confartigianato Caserta – significa dare loro strumenti concreti per riconoscere segnali, sapere come comportarsi e a chi rivolgersi. Una comunità è davvero forte quando nessuno resta solo».
Le azioni del progetto
Il progetto prevede:
- Incontri formativi, articolati in due moduli: uno introduttivo sulla violenza di genere e uno sulla rete locale di aiuto, con il coinvolgimento di forze dell’ordine, pronto soccorso, centri antiviolenza e servizi sociali.
- Materiali informativi cartacei e digitali, pensati per essere distribuiti nei luoghi del benessere e dello sport.
- Il conferimento del marchio «Sentinella» alle attività che, partecipando, si distinguono per sensibilità e impegno, segno di responsabilità sociale verso la propria comunità.
Con l’avvio del progetto Sentinelle a Caserta, si rafforza una rete nazionale che crede nel valore dell’ascolto, della prevenzione e della responsabilità condivisa. Non si tratta solo di formare operatori del benessere, ma di innescare un cambiamento culturale che parta dai luoghi della quotidianità: saloni, centri estetici, palestre, scuole, dove la fiducia e la vicinanza possono diventare strumenti di tutela e libertà. Ogni gesto, ogni parola, ogni segnale colto può fare la differenza. Diventare una sentinella significa trasformare la propria professionalità in cura, e la cura in coraggio. Perché contrastare la violenza di genere non è una battaglia di pochi, ma una responsabilità collettiva