La ristrutturazione necessaria per gli Europei 2032
In occasione dei campionati di calcio Europei 2032, assegnati dalla Uefa alla Turchia e all’Italia, ogni Paese deve selezionare entro ottobre 2026 cinque stadi per lo svolgimento delle gare ufficiali. Il Comune di Napoli, già Capitale Europea dello Sport 2026, intende candidare lo stadio ‘Diego Armando Maradona’, struttura che ospita l’unica squadra di calcio della regione iscritta al campionato di Serie A e vincitrice dell’ultimo scudetto 2024-2025. Per rispettare gli standard richiesti dalla Uefa, la struttura di Fuorigrotta necessita di lavori di adeguamento.
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Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha per questo predisposto un documento di indirizzo alla progettazione dell’intervento sullo stadio per un importo complessivo di circa 10 milioni di euro; nello specifico il Comune ha definito un’apposita fase progettuale che, oltre a prevedere lavori di efficientamento energetico e messa in sicurezza sismica, contempla la riapertura del terzo anello con un ampliamento della capienza fino a 10mila posti in più.
Manfredi ha poi richiesto al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca un supporto economico al fine di realizzare il progetto di riqualificazione nella sua interezza. La richiesta formulata alla Regione, per l’attenzione dimostrata sul tema impianti sportivi in altre città campane e sulla scia dei già finanziati lavori di ammodernamento in occasione delle Universiadi 2019 a Napoli, è di 150 milioni di euro a valere su programmazioni finalizzate a tali attività. L’obiettivo, oltre alla candidatura per i campionati Europei 2032, è avviare una collaborazione proficua per favorire un ritorno positivo, di natura sportiva e extrasportiva, per l’intero territorio regionale
La rifunzionalizzazione del terzo anello
Via libera alla rifunzionalizzazione del terzo anello dello stadio «Maradona». La Giunta comunale, su proposta del sindaco Gaetano Manfredi, dell’assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione civile, Edoardo Cosenza, e dell’assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta, ha approvato il documento di indirizzo alla progettazione dell’intervento. Il quadro economico preliminare prevede un importo complessivo per l’esecuzione dei lavori di 9.629.821,44 euro.
L’obiettivo dell’Amministrazione, si legge in una nota, è ampliare la capacità ricettiva dell’impianto di Fuorigrotta per garantire una più ampia fruizione in occasione degli eventi sportivi e culturali. Il terzo anello della struttura fu realizzato nell’ambito degli interventi per i Campionati Mondiali di calcio del 1990 in modo da incrementare la capienza complessiva dell’impianto. Nel 2004, a seguito del rilevamento di vibrazioni percepite nelle aree circostanti lo stadio e delle successive verifiche tecniche, il settore fu interdetto, con la conseguente riduzione della capienza dello stadio.
Nella primavera scorsa è stato approvato un accordo di collaborazione scientifica tra il Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura dell’Università Federico II e l’Area Tecnica Patrimonio del Comune nell’ambito del quale è stato condotto uno studio di fattibilità per esaminare i possibili interventi di mitigazione degli effetti delle vibrazioni che avevano portato alla chiusura del terzo anello.
Dall’analisi è emerso che tali effetti possono essere contenuti, mediante l’impiego di appropriate soluzioni tecniche, in modo da rientrare nei limiti pienamente accettabili sotto il profilo della sicurezza. La Giunta, inoltre, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo ai lavori di adeguamento impiantistico, miglioramento dell’accessibilità e di efficientamento energetico dello stadio di Fuorigrotta finanziati – per un importo complessivo di 1.000.000 di euro – da Città Metropolitana.