Il dolore delle figlie: «Questo non sarà mai un addio»
Sono stati i proiettili esplosi da un ladro a strappare la vita al brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie, nel suo ultimo giorno di lavoro. Aveva 59 anni e da oggi, in licenza, avrebbe atteso il 5 luglio, giorno in cui sarebbe andato in pensione e avrebbe compiuto 60 anni. Tanti i progetti che aveva con la sua famiglia, la moglie e le due figlie gemelle 15enni con cui viveva a Ostuni. Ma il destino ha fatto tutto a pezzi.
Chi ha sparato, il 59enne Michele Mastropietro, con numerosi precedenti penali, è morto poche ore dopo in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine che hanno stanato lui e il suo complice, il 57enne Camillo Giannattasio, in una masseria a Grottaglie, dove si erano rifugiati. Il 59enne, che era già stato ferito da Legrottaglie, non ha esitato a sparare ancora.
«Questi malviventi hanno agito in totale disprezzo della vita umana – ha spiegato il prefetto di Brindisi, Luigi Carnevale – a fronte di nulla di particolarmente grave, perché erano in possesso di un’arma e di un’auto oggetto di furto».
Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un messaggio al comandante generale dei carabinieri, Salvatore Luongo, ha espresso «commossa partecipazione al dolore» dei militari e dei parenti. La premier Giorgia Meloni ha invece manifestato «sdegno per l’efferata violenza contro un uomo in divisa». Unanime il cordoglio della politica che, senza distinzioni di schieramento, si è stretta all’Arma e ai famigliari del Carabiniere.
La ricostruzione
Tutto è accaduto ieri mattina in poche ore, tra le province di Brindisi e Taranto. Sono quasi le 7. Legrottaglie e il suo collega sono in pattuglia sulla strada che collega Francavilla Fontana a Grottaglie, quando notano una Lancia Y fare una manovra sospetta. Gli intimano di fermarsi ma l’auto, con due persone a bordo, accelera. Legrottaglie e il collega li inseguono: i due veicoli si speronano più volte fino a quando finiscono nella campagna circostante. I ladri abbandonano l’auto e fuggono a piedi.
Legrottaglie li insegue senza paura e Mastropietro, per fermarlo, spara alcuni colpi che lo centrano in pieno, uccidendolo. Scatta la caccia all’uomo.
Vengono impiegati anche i cani molecolari e un elicottero. Le forze dell’ordine confluiscono sul posto. Verso mezzogiorno i ‘falchi’ della polizia e i carabinieri individuano a Grottaglie i due uomini asserragliati in una zona rurale. I fuggitivi sparano, le forze dell’ordine rispondono. Mastropietro, con precedenti anche per l’assalto a un portavalori, muore. Giannattasio, incensurato, viene arrestato.
Chi era Carlo Legrottaglie
Carlo Legrottaglie viene descritto da tutti come una persona «seria e dal carattere mite» e a pochi giorni dalla pensione si è trasformato in un eroe. Il 59enne, con la moglie e le due figlie 15enni viveva ad Ostuni in una zona centrale, a poche centinaia di metri dalla stazione dei carabinieri dove ci sono diverse palazzine abitate dalle forze dell’ordine. «Ti amerò per sempre, Papà» e «Questo non sarà mai un addio» sono i messaggi che le figlie gemelle 15enni di Legrottaglie hanno voluto affidare ai social.
Negli scatti pubblicati i momenti di spensieratezza vissuti intensamente insieme. Sorrisi che si sono trasformati in lacrime ed in un dolore senza fine per le due ragazzine e la moglie del militare. Una famiglia unita e che presto avrebbe potuto condividere anche la gioia di vedere il carabiniere ancora più vicino a loro durante l’adolescenza, in quanto tra poche settimane sarebbe andato ufficialmente in pensione. Sogni e progetti che si sono fermati durante uno degli ultimi turni in servizio per Legrottaglie.