Indagini nel massimo riserbo: ascoltati numerosi testimoni
Restano stabili ma ancora gravissime le condizioni del piccolo Pietro, il bimbo di nove mesi ricoverato da una settimana nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santobono di Napoli. Il neonato era arrivato in coma subendo due delicati interventi chirurgici alla testa per ridurre un esteso ematoma cerebrale. Il quadro clinico è critico e i medici mantengono il massimo riserbo sulla prognosi. Il bambino era stato portato inizialmente all’ospedale di Sapri, in provincia di Salerno, dalla madre, e poi trasferito d’urgenza a Napoli.
Oltre al trauma cranico, i sanitari hanno riscontrato diverse fratture, alcune recenti e altre risalenti nel tempo, segno di una situazione pregressa di forte sofferenza. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Sapri, coordinati dalla procura di Lagonegro.
L’attenzione degli inquirenti è concentrata sui 45 minuti in cui il piccolo sarebbe rimasto solo in casa con il compagno della madre, nella villetta di Villammare dove la famiglia viveva. Nessuno al momento risulta indagato, ma negli ultimi giorni sono stati ascoltati numerosi testimoni, tra cui la madre, il padre biologico, il compagno della donna e altri familiari. Il Tribunale per i minorenni di Potenza ha sospeso la potestà genitoriale alla madre. Le indagini proseguono.