Ex Ilva, il governo non si arrende: «Non è tutto perduto se ognuno fa la sua parte»

Mantovano: «Ci assumiamo la responsabilità di governare questa crisi»

Cercare una via per salvare e rilanciare l’ex Ilva, ora in una fase «drammatica». Il governo non nasconde la preoccupazione per la situazione in cui si trova l’acciaieria in Italia, a partire dallo stabilmento di Taranto piegato dall’incendio all’altoforno 1 di due settimane fa, ma non cede alla «rassegnazione» e assicura l’intenzione di percorrere ogni strada possibile per la ripresa produttiva del sito.

Lo fa al tavolo a palazzo Chigi con i sindacati dei metalmeccanici, che spingono per avere risposte e garanzie. Per ora non ci sono, e il tavolo viene aggiornato per lunedì. Mentre a Taranto gli operai in sciopero per circa un’ora e mezza bloccano la statale. Anche lì chiedono certezze sul proprio futuro.

Pubblicità

Le variabili sono tante ma «se ciascuno fa la sua parte fino in fondo la situazione non è ancora definitivamente compromessa», sostiene il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, aprendo l’incontro nella Sala Verde per l’ex Ilva. «Il momento è particolarmente drammatico», ma «ci assumiamo fino in fondo la responsabilità di governare questa crisi. Non rifuggiamo»: anche se tante delle cose successe «non dipendono dalle nostre scelte – tiene a precisare -, dobbiamo individuare delle vie d’uscita». E ai sindacati dice che «non sono parti contrapposte». Del resto, l’impresa non è da poco: bisogna garantire il futuro dell’acciaio, l’occupazione, l’ambiente e la sicurezza.

Ex Ilva, nodo cig per 4mila lavoratori

Lo stabilimento dell'ex Ilva
Lo stabilimento dell’ex Ilva

La cig pende già su 4mila lavoratori dell’ex Ilva. Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria nei giorni scorsi ha comunicato ai sindacati la richiesta di cassa integrazione per 3.926 lavoratori, di cui 3.538 nello stabilimento di Taranto, dopo il dimezzamento della produzione in seguito al sequestro disposto dalla procura dell’altoforno 1 dove il 7 maggio scorso è scoppiata una tubiera.

Pubblicità Federproprietà Napoli

«La decisione della procura di Taranto mette a rischio il processo di riconversione ambientale», torna a dire il ministro delle Imprese e made in Italy, Adolfo Urso. Ma rimarca che il governo «intende perseguire tutte le strade possibili» per la ripresa produttiva in un percorso di «piena decarbonizzazione» attraverso tre forni elettrici. E intanto va avanti la trattativa con gli azeri di Baku Steel.

Ex Ilva: Ma per i sindacati si fa sempre più in salita

«Mancano elementi anche per il negoziato con Baku», afferma il segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, insistendo sulla necessità di risorse per essere «traghettati almeno a dicembre». «Ad oggi il governo non ha dato le risposte necessarie», afferma il segretario generale Fiom-Cgil, Michele De Palma, rimarcando che «lo Stato deve garantire la continuità dell’azienda».

La nazionalizzazione, insiste anche il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, «con lo Stato che prende il controllo diretto di un’azienda strategica come l’ex Ilva, è l’unica soluzione». Le sigle dei metalmeccanici attendono quindi il nuovo incontro della prossima settimana a palazzo Chigi, e senza le risposte necessarie sono pronti a decidere un altro sciopero, dopo quello di quattro ore di ieri mattina in concomitanza con la riunione. Al Mimit lunedì pomeriggio è inoltre convocato un incontro sull’indotto.

Setaro

Altri servizi

Fumo negli occhi e mani in tasca: il piano ‘geniale’ dell’Ue per sottrarre soldi agli Stati e ai cittadini

Accise alle stelle e denaro nelle casse della Commissione La Commissione europea starebbe preparando un pacchetto di proposte destinate ad accendere un acceso confronto tra...

FdI Napoli: «Il Demanio sfratta 1000 giovani atleti della Partenope»

La società dovrà lasciare Palazzo Reale «Domani l’ufficiale Giudiziario su mandato del Demanio sfratterà la storica Società Sportiva Partenope dalla Palestra ai Cavalli di Bronzo...

Ultime notizie

Ex Ilva, Urso: «Una giornata importante, storica per Taranto»

Il ministro: «Delineata soluzione che avrà bisogno di approfondimenti» «Credo che sia una giornata importante, decisiva, storica per Taranto, per la siderurgia italiana, per la...

«Verso via D’Amelio»: un evento per ripercorrere gli ultimi giorni di Borsellino e della sua scorta

Tra il 29 maggio e il 19 luglio ci sono 57 giorni. Questo fu il tempo massimo che la mafia gli concesse. Borsellino sapeva...

Col Massimario della Cassazione la toga rischia di trasformarsi in bandiera

Un nuovo partito senza simbolo, ma con un’agenda chiara È nato un nuovo partito? Gli interessati lo negano, ma... l’adesione dell’Anm ai comitati per il...