Fitofarmaci adulterati e pericolosi per la salute: 8 arresti | Video

Sequestrati beni per quasi 8 milioni di euro

Nove misure cautelari e il sequestro preventivo di beni per un valore complessivo vicino agli otto milioni di euro. È il risultato di una maxi-operazione condotta dalla Guardia di Finanza, che ha impiegato complessivamente circa 200 militari appartenenti a trenta reparti del corpo, per l’esecuzione di un’ordinanza e di un decreto emessi dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della procura oplontina. I nove soggetti coinvolti sono indagati a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata all’adulterazione di fitofarmaci e alla ricettazione di tali prodotti, riciclaggio e autoriciclaggio.

Le origini dell’indagine: il sequestro di fitofarmaci adulterati

L’indagine parte dal sequestro di oltre 46.000 litri di fitofarmaci adulterati e illegali effettuato nel 2023 presso il domicilio del rappresentante legale della ditta «Agro Val Service Srl» di Boscoreale.

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Dalle successive indagini, proseguite anche mediante intercettazioni telefoniche, oltre che con l’ausilio di analisi tecniche sui campioni sequestrati, è emerso che l’amministratore della società avrebbe importato dalla Cina e dalla Thailandia, per poi commercializzarli con l’ausilio di intermediari-procacciatori di clienti, fitofarmaci vietati dalla normativa di settore, in assenza delle previste autorizzazioni amministrative sanitarie ed ambientali, in quanto adulterati e pericolosi per la salute pubblica.

Le modalità di importazione e adulterazione

Gli inquirenti avrebbero appurato che i prodotti sarebbero stati introdotti nel territorio nazionale attraverso false indicazioni nelle bollette doganali circa la tipologia di prodotto, in modo da eludere i controlli, per poi venire manipolati con altre molecole, creando miscele potenzialmente nocive per la salute umana ed estremamente vantaggiose per i clienti finali, in quanto diluibili con una percentuale di acqua doppia rispetto a quella necessaria per l’impiego di un fitofarmaco legale.

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Il riciclaggio dei proventi illeciti

È stato inoltre appurato che parte dei proventi illeciti sarebbero stati reinvestiti per l’acquisto di tre immobili – un appartamento a Scafati (Salerno), una residenza estiva a Capaccio Paestum e un b&b a Porto Cesareo (Lecce), del valore complessivo di quasi 400mila euro, anch’essi oggetto di sequestro preventivo. Per uno degli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per altri sette gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico mentre per un nono soggetto è stato stabilito il divieto di dimora in Campania. Disposto inoltre il sequestro preventivo della somma di 7.947.540,28 euro tra denaro contante, disponibilità finanziarie, quote societarie, beni mobili ed immobili riconducibili agli indagati.

Risultano eseguite 55 perquisizioni tra le regioni Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, anche nei confronti delle ditte degli acquirenti nonché degli intermediari-procacciatori di clienti dei fitofarmaci provenienti dalle due società riconducibili al «dominus» della presunta associazione per delinquere (Agro Val Service S.r.l. e Romanus Agro S.r.l.), al fine di impedirne l’utilizzo nelle coltivazioni agricole, con ulteriori danni per l’ambiente e per il consumatore finale.

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