Il tecnico difende Meret: «È il nostro portiere titolare, io sono soddisfatto»
«Dopo 12 giornate siamo tante squadre nei primi posti in pochi punti. Facciamo bene noi e altri club e vedo anche un po’ di stupore nell’ambiente nel vedere alcune tra le prime in classifica». Antonio Conte fotografa così la classifica della serie A con il suo Napoli in testa dopo 12 giornate ma con un solo punto di vantaggio su Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio e 2 sulla Juventus.
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Il ritorno di Ranieri
Comunque un primo posto che il tecnico azzurro continua a godersi dopo il pareggio ottenuto sul campo dei campioni in carica dell’Inter e vuole continuare a conservare dopo la sfida di domenica contro la Roma, che arriva al Maradona con il terzo tecnico della stagione, Claudio Ranieri, amico vero di Conte: «C’è amicizia – ha detto oggi in conferenza stampa – e anche grande stima nei suoi confronti. Sono contento per lui, pensavo tornasse per una nazionale, ma la finestra del cuore per la Roma e per il Cagliari era sempre aperta e sono contento anche per la sua famiglia perché vive a Roma».
«L’ho chiamato per dargli il bentornato, perché tra noi c’è un rapporto di amicizia anche tra le nostre mogli ed è una persona a modo e di altri tempi, non puoi non volergli bene. Domenica sarà una partita tosta per noi e per loro, l’anno scorso la Roma ha finito davanti, partecipa all’Europa League, ha fatto un ottimo mercato e ora non rende secondo le aspettative e il valore della rosa ma quando cambi allenatore c’è un input importante. Mi auguro che tutto funzioni per la Roma, ma dopo il match con il Napoli».
La formazione
Il tecnico azzurro prepara il match al Maradona, stadio che si annuncia pieno, verificando le condizioni dei giocatori tornati dalle nazionali, che gli stanno dando buoni segnali: «Lukaku e McTominay – spiega il tecnico – stanno bene e si sono allenati in gruppo, Olivera è tornato e sta bene anche lui, poi valutiamo gli 11 in partenza. Lobotka? Senza di lui nelle ultime 5 partite ne abbiamo vinte 3, perso quella contro l’Atalanta e pareggiato a Milano, non è andato tutto male senza Lobotka. Ora è rientrato dalla nazionale, valutiamo come sta, sapendo che Gilmour ci dà garanzie al 200%».
Conte replica invece arrabbiato sulla domanda su Meret, da molti criticato per il gol di Calhanoglu a Milano: «Meret – ha detto – è il nostro portiere titolare, io sono soddisfatto di Alex, poi non possiamo ogni volta andare a trovare sempre il pelo nell’uovo per creare instabilità umorale nei confronti del giocatore che non lo merita. Non è giusto».
La difesa
Parole nette, come pure quelle di stima verso la coppia di difensori centrali: «Buongiorno ha 24 anni – spiega Conte – e ha grandi margini ancora di miglioramento. È molto ricettivo, quando gli mostri cose da fare subito assorbe e poi gioca con Rahmani che è un robot-soldato, è un computer, gran lavoratore, appena gli dici una cosa immagazzina e te le fa subito. Anche Rafa Marin sta crescendo, Juan Jesus è un veterano che ci può dare una mano. I difensori sono bravi se tutta la fase difensiva viene fatta dalla squadra, poi è chiaro che ci sono delle qualità singole».
Ultimo passaggio sulle polemiche sul var dopo il mach con l’Inter: «Ho sollevato una discussione costruttiva – spiega Conte – per costruire qualcosa di migliore. Dopo che Mariani ha deciso, non pensavo ci fosse stato un contatto col VAR, ma nella registrazione il VAR si limita a dire che c’è contatto. Ma il calcio è uno sport di contatto. Se vogliamo parlare a livello costruttivo, e non polemico, dobbiamo dare un aiuto migliore a Mariani e a tutti gli arbitri. Mi auguro le mie parole siano costruttive. Ma per il bene di tutte le squadre».