Spaccio a Ercolano, hashish chiamato «bollette». La cocaina era «Oki»

Il codice dell’organizzazione svelato dagli inquirenti. In un’intercettazione un cliente chiede se ci fossero «servizi per il naso». Le piazze come «farmacie di turno»

L’hashish veniva chiamato «bollette», la bustina di cocaina era «l’Oki». Ma il codice aveva uno slang quanto mai variegato. Le dosi venivano chiamate «scarpe», «scarponi», «magliette», «impasto», «camicia», «pantalone», «regalino», «pacchetti di sigarette», «imbasciata», «confetti» e persino «cornetti a cioccolato».

Punti Chiave Articolo

In un’intercettazione un cliente chiede se ci fossero «servizi per il naso», con chiaro riferimento alla cocaina. Sono i particolari dell’operazione dei carabinieri della compagnia di Torre del Greco che hanno eseguito una ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nei confronti di 21 persone collegate a una fiorente attività di spaccio a Ercolano.

Pubblicità

Le piazze di spaccio di via Trentola e Supportico Sant’Anna erano operative a giorni alterni. La prima lunedì, mercoledì e venerdì; l’altra invece lavorava nei restanti giorni. Sette giorni su sette, con orari che andavano dalle 11 alle due di notte. Come farmacie di turno. Il dettaglio emerge dalle pagine dell’inchiesta che ha colpito 21 persone sospettate della gestione di piazze di spaccio a Ercolano. Ma gli indagati sono 80 in tutto, di cui 30 donne.

Due piazze che non si pestavano i piedi nate dopo una separazione coniugale. Il divorzio, risalente al 2018, tra i coniugi Gaetano Asile e Luisa Vitiello, quest’ultima componente di un ceppo familiare conosciuto come «gli Spagnoli di Traversa Tironi di Moccia», ha generato la divisione del punto vendita.

Pubblicità Federproprietà Napoli

L’organizzazione

Destinatari della misura cautelare sono Antero Asile, Gaetano Asile, Colomba D’Antonio, Salvatore D’Antonio, Vincenzo Esposito, Antonio Giusti, Marianna Scognamiglio, Francesca Scognamiglio, Vincenzo D’Antonio, Consiglia Di Dato, Alessia Esposito, Giuseppina Loffredo e Filomena Di Pietro. E ancora, Giovanni Munizzi, Biagio Munizzi, Luigi Munizzi, Gianpio Vitiello, Angelina Palmieri, Luisa Vitiello, Salvatore Vitiello e Giacomo Borrelli.

Per gli inquirenti, i promotori Munizzi e Scognamiglio coordinavano lo spaccio lasciando poco stupefacente per piazza. Evitando così eventuali grossi sequestri. Le abitazioni erano dotate di telecamere per poter controllare le due piazze. Coinvolte tante persone, tra cui minorenni, in alcuni casi impiegati per occultare e per cedere le dosi.

Setaro

Altri servizi

Sentenza choc per l’uomo che massacrò di botte l’ex, il giudice: «Va compreso»

L'ex marito assolto dall'accusa di maltrattamenti «Va compreso». Così il giudice del tribunale di Torino Paolo Gallo nelle motivazioni, anticipate da La Stampa, della sentenza...

Il fantasma di Giovanna II a Napoli: tra storia e leggenda

La leggenda oscura della regina Giovanna a Napoli A Napoli il confine tra storia e leggenda spesso si fa labile, e nessuna figura incarna questo...

Ultime notizie

Ucciso dalla moglie a Napoli: conferito l’incarico per l’autopsia

Tre periti scelti dalla procura di Napoli per risolvere l'indagine Prenderà il via domani mattina, giovedì 11 settembre, al Secondo Policlinico di Napoli, l’autopsia sul...

Studente si impicca a 14 anni: la Procura apre inchiesta per istigazione al suicidio

La mamma: «Era perseguitato. La scuola sapeva e non ha fatto nulla» La Procura di Cassino ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio, al momento...

Falso in bilancio, il 2 ottobre l’udienza davanti al gup per De Laurentiis

I pm di Roma contestano irregolarità nelle annate dal 2019 al 2021 È fissata per il 2 ottobre l’udienza davanti al gup di Roma del...