Arrestato l’ultimo boss della Banda della Magliana: tradito dalla droga

Marcello Colafigli arrestato insieme ad altre 26 persone

Il regime di semilibertà non gli avrebbe impedito di pianificare cessioni e acquisti di ingenti quantitativi di droga dall’estero e di mantenere rapporti con esponenti della ‘ndrangheta, della camorra, della mafia foggiana e anche con un gruppo di albanesi inseriti in un importante cartello di narcos colombiano. Marcello Colafigli, storico big della Banda della Magliana, è stato arrestato di nuovo al termine di un’indagine dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, coordinati dalla Dda della Procura. La maxi operazione è scattata all’alba nelle province di Roma, Napoli, Foggia e Viterbo.

Punti Chiave Articolo

Ventotto le misure cautelari (11 in carcere, 16 ai domiciliari e un obbligo di firma) con accuse, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, di tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale. Per l’operazione sono stati impiegati 150 militari dell’Arma territoriale, equipaggi di supporto, nuclei cinofili ed elicotteristi.

Pubblicità

Il sodalizio criminale

Dalle indagini, avviate dai carabinieri quattro anni fa, è stata accertata l’esistenza del sodalizio criminale con base logistica nella capitale, operativo nell’area della Magliana e sul litorale laziale. A capo – secondo gli inquirenti – c’era proprio il 70enne ‘Marcellone’ Colafigli, uno dei promotori della Banda della Magliana, che si è guadagnato il personaggio il ‘Bufalo’ nella popolarissima serie tv Romanzo criminale. Gravato da più ergastoli, Colafigli è stato condannato tra l’altro per il sequestro e l’omicidio del duca Massimo Grazioli Lante della Rovere (considerata l’azione con cui la Banda ha iniziato la propria attività criminale) e l’omicidio, come mandante, di Enrico De Pedis.

Dalle indagini è emerso che, grazie alla compiacenza della responsabile di una cooperativa agricola dove avrebbe dovuto svolgere l’attività lavorativa prevista dal regime di semilibertà, ha ottenuto la possibilità di allontanarsi a suo piacimento e di incontrare all’interno della cooperativa i propri sodali pianificando così un «rilevante» numero di importazioni di cocaina ed hashish. Avrebbe, inoltre, programmando la fuga all’estero in un «prossimo futuro» con i proventi di questi affari e l’utilizzo di documenti falsi.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Proprio per questo anche la responsabile della cooperativa è stata colpita da misura cautelare. Il gip nell’ordinanza parla di «eccezionale attitudine criminale» e di «disinvoltura a intrattenere legami con figure criminali di primo piano ma, ancora più, dall’impermeabilità al trentennale periodo di carcerazione non essendo mutate né l’indole né la conoscenza delle dinamiche criminali nel territorio romano e nazionale». «Tu sei una bomba atomica, sei una figura troppo importante», gli diceva l’autista e guardaspalle in una conversazione intercettata citata nell’ordinanza del gip.

Setaro

Altri servizi

Il lupo mannaro in Campania: antichi miti o reali apparizioni?

Ad Agnano la leggenda si tramanda di generazione in generazione La Campania è la terra delle leggende, di paure ancestrali e di antichi misteri. Tra...

Omicidio al distributore, il colpo forse partito dall’arma della vittima

Il colpo sarebbe partito durante una colluttazione Al Reparto Territoriale dei Carabinieri di Mondragone (Caserta), l’interrogatorio di G.P., imprenditore titolare di un mobilificio fermato nella...

Ultime notizie

L’ex si avvicina, lei fa scattare l’allarme del braccialetto antistalking e si salva

L'uomo è stato arrestato Ha fatto scattare l’allarme grazie al braccialetto antistalking e così una donna è riuscita a salvarsi dal suo ex. È accaduto...

Tenta di uccidere la moglie a martellate e si suicida: dramma a Torre Annunziata

La donna, 78 anni, è in prognosi riservata Dramma familiare questa sera nel cuore di Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Un uomo di 91...

Il dramma familiare, spara per sedare una rissa e uccide il figlio 23enne

Ferito anche un amico del giovane Sarebbe intervenuto per sedare lunedì, prima della mezzanotte, una rissa in una villa di San Gregorio di Catania, saltuariamente...