Più ispettori del lavoro, sanzioni e «patente»
Arriva la patente a «crediti» per i cantieri. Sarà operativa dal primo ottobre: irregolarità e infortuni – a seconda della gravità – faranno scalare il punteggio iniziale. Senza o con pochi crediti l’impresa non potrà partecipare ai bandi pubblici per sei mesi, oltre a dover pagare una multa fino a 12mila euro. Il governo mette a punto le norme per rafforzare la sicurezza sul lavoro e il contrasto al sommerso, inasprendo le sanzioni e aumentando gli ispettori in campo, e dà il via al nuovo sistema della patente nell’edilizia.
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Ma le misure, approvate dal Consiglio dei ministri nel più ampio decreto Pnrr dopo l’incontro con le parti sociali, non trovano il consenso di tutte le imprese e i sindacati. Cgil e Uil preannunciano battaglia, bocciando metodo e merito. Dall’altra parte la Cisl che parla di incontro positivo e di norme «in parte condivisibili».
Il confronto a palazzo Chigi
Il confronto, assicura palazzo Chigi al termine ell’incontro tra la ministra Marina Calderone e il sottosegretario Alfredo Mantovano con le sigle sindacali e datoriali, andrà avanti rimarcando che il tema della sicurezza è all’attenzione dell’esecutivo fin dal suo insediamento.
In arrivo altri ispettori (quasi 800 in più) e più sanzioni, anche penali nel caso di somministrazione illecita di manodopera nell’appalto, conferma Calderone. Il reato era stato depenalizzato nel 2016. La ministra sottolinea l’approccio nel provvedimento «delle tre C: controlli, contrasto e compliance». E su questo fronte spiega intanto che per la patente a punti si parte dall’edilizia, tra i settori più a rischio – in un cantiere l’ultima strage sul lavoro a Firenze -, ma l’obiettivo è di estenderla ad altre attività.
Che c’è anche una riduzione delle sanzioni civili in alcuni casi di regolarizzazione, per chi aderisce spontaneamente, «ma mai sui debiti per premi e contributi, quelli vanno integralmente pagati». Prioritari, dunque, per il governo sono la qualificazione delle imprese e la formazione, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, e «la salvaguardia delle imprese regolari» con l’introduzione della patente a crediti, sottolinea palazzo Chigi.
Non sono d’accordo Cgil e Uil
Le risposte «non sono adeguate e abbiamo intenzione di proseguire, sotto tutte le forme possibili, con la mobilitazione», avverte il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. L’affondo è anche sul metodo: «Sono mesi che non si confrontano, ci incontrano oggi per dirci che vanno in Cdm con testi che hanno discusso solo loro». E sul merito: la patente a punti – che i sindacati comunque chiedono da tempo, «c’è, ma la vita di un lavoratore vale 20 crediti», attacca il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che dice basta «alle chiacchiere. Qui la gente continua a morire».
Per il numero uno della Cisl, Luigi Sbarra, le nuove misure devono essere collegate ad una strategia nazionale, dando continuità al confronto e costruendo un patto «per porre fine a una strage silenziosa». La patente parte da 30 crediti e consente di operare con una dotazione pari a 15 crediti: verrà decurtata di 20 punti in caso di incidente mortale, di 15 o 10 se l’incidente determina un’inabilità, da 10 a 7 punti in caso di violazioni. Non piace la patente alle associazioni di piccole imprese e artigiani – Confapi, Confartigianato, Cna.
L’Ance punta piuttosto sulla formazione «per chiunque metta piede in cantiere» e sull’applicazione corretta dei contratti collettivi, e chiede un confronto «permanente» tra le parti sociali per i diritti e doveri di imprese e lavoratori. Quanto ai controlli, sono in arrivo altri 766 ispettori, anche con l’apertura di un nuovo concorso, e l’aumento del 40% delle ispezioni rispetto allo scorso anno. Previsto anche il coordinamento delle attività ispettive.