Il bimbo, unico sopravvissuto, esce di scena
Il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, esce di scena dal processo per tentare di voltare pagina e dimenticare. A poco meno di tre anni dall’incidente in cui hanno perso la vita 14 persone, tra cui i suoi genitori, il fratellino e i bisnonni materni, è stato trovato un accordo per il risarcimento che, da quanto è trapelato, oltrepasserebbe i tre milioni di euro.
Una cifra complessiva garantita da Leitner, la società altoatesina che aveva già risarcito altre 76 parti civili, e Reale Mutua, l’assicurazione di Ferrovie del Mottarone e degli imputati che un anno fa aveva riconosciuto al bambino un milione di euro. Il legale che assiste Eitan, Fabrizio Ventimiglia, in occasione della seconda udienza preliminare in programma domani a Verbania, procederà con la revoca della richiesta di costituzione di parte civile che aveva formulato a gennaio.
«Si è arrivati alla definizione di accordi transattivi che coinvolgono tutte le parti in causa, persone fisiche e giuridiche – ha scritto in una nota l’avvocato -. Sono molto contento di questo risultato, che ci soddisfa pienamente. Un eccellente risultato che è stato possibile raggiungere grazie all’encomiabile lavoro svolto da tutti gli attori in campo».
L’avvocato Ventimiglia ha ribadito che è interesse del bambino «restare fuori dal processo ed allontanarsi dal clamore mediatico. Indubbiamente nessun risarcimento potrà mai restituirgli ciò che gli è stato tolto in questa immane tragedia, ma d’ora in avanti, circondato dall’affetto di tutti i parenti e degli amici, Eitan potrà concentrarsi soltanto sul proprio cammino di vita, restando lontano dalle aule di giustizia, provando a chiudere questa dolorosissima parentesi della sua vita».
Riprende l’udienza preliminare
Intanto, nell’aula allestita nella Casa della Resistenza di Verbania riprende l’udienza preliminare, a porte chiuse, che si è aperta il 17 gennaio scorso con 11 richieste di costituzione di parte civile, tra cui quelle avanzate da Regione Piemonte e Comune di Stresa. Richieste sulle quali discuteranno accusa e difesa. In aula si dovrebbe affrontare anche il tema dell’eventuale citazione dei responsabili civili e altre questioni preliminari.
Il gup ha poi fissato un fittissimo calendario, con udienze ogni due settimane a partire dal 12 marzo fino almeno al 4 giugno. Dopo di che arriverà la decisione sul rinvio a giudizio proposto dalla Procura di Verbania nei confronti degli otto imputati: si tratta di Luigi Nerini, titolare di Ferrovie del Mottarone, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, allora direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto, Anton Seeber, presidente del cda di Leitner, Martin Leitner, consigliere delegato e Peter Rabanser, responsabile del customer service, e delle due società.