Caivano, Lollobrigida: «Lo Stato c’è e non si fa intimidire, deve garantire sicurezza»

di Redazione

Il ministro in visita in occasione dell’inaugurazione del Parco urbano attrezzato presso l’ex centro sportivo Delphinia

«È la cosa più bella quando i ragazzi acquistano fiducia, attraverso segnali concreti che le istituzioni sono vicine, sono in grado di mantenere impegni. Educa ad avere fiducia nello Stato, la cosa più importante al di là del riconoscimento al Governo». Lo dice il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, a Caivano con il commissario straordinario di Governo per Caivano, Fabio Ciciliano, in occasione dell’inaugurazione del Parco urbano attrezzato presso l’ex centro sportivo Delphinia.

Lollobrigida ha iniziato la sua visita nel Comune del Napoletano, noto dopo un episodio di degrado legato alla violenza di gruppo su due cuginette minorenni, dall’istituto superiore tecnico e alberghiero Francesco Morano, per poi trasferirsi al Parco urbano per il taglio del nastro, la benedizione del vescovo della diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, e la messa a dimora dell’Albero di Falcone, simbolo della legalità ambientale.

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«Credo che sia il segnale dato oggi da questo parco, dai carabinieri, dalle forze ordine tutte che sono al fianco dei cittadini a garantire quella sicurezza necessaria a garantire la libertà», aggiunge il ministro. Libertà «che è il vero elemento che va garantito a tutti i cittadini, ma che spesso le persone più ricche si possono permettere più facilmente abitando in zone più sicure», libertà che invece «dev’essere garantita a tutti, in primo luogo a chi affrontato il disagio».

«Oggi con questi alberi, nella giornata dedicata alla natura e alle piante si dà un nuovo riscontro che conferma che lo Stato c’è, c’è per tutti e in primo luogo per le giovani generazioni», ribadisce il ministro.

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Lavorare giorno per giorno

E a chi gli chiede se si può garantire che quella storia di degrado non si ripeta, a Caivano come altrove, Lollobrigida risponde: «In realtà bisogna lavorare giorno per giorno. La garanzia che non accada più una cosa è impensabile. Si deve lavorare perché non accada con costanza, coinvolgenti tutti e facendo sì che siano eccezioni».

«Purtroppo nella nostra Italia era diventata quasi una regola avere quartieri abbandonati dallo Stato – aggiunge – invece questo non deve accadere e quindi la sensibilizzazione delle istituzioni tutte è quella di lavorare per fare squadra e cercare di dare riscontro ai cittadini. Ovviamente Caivano, come altri luoghi, non deve avere attenzione solo quando si è sotto i riflettori. Bisogna che resti una costante l’attenzione. E quando un parco si apre, bisogna guardare non a quel giorno ma ai successivi, ai mesi successivi, deve restare aperto così come questo territorio deve restare sicuro».

«Quando sono accaduti i fatti spiacevoli e noti, qualcuno ha detto ‘oggi arriva la polizia e domani scomparirà di nuovo’, invece e passato un po’ di tempo e la polizia c’è e ce ne sarà di più, qui e in tutte le altre parti di Italia, non a reprimere ma a garantire quella sicurezza che evita i crimini», conclude. E se arriveranno vandali, «questo moltiplicherà le nostre energie a cercare i colpevoli e a garantire ancora maggiore presenza dello Stato. Lo Stato non si fa intimidire, uno Stato serio non ha paura di niente, non deve avere paura di niente, lo Stato deve garantire la sicurezza e quando qualcuno lo ricatta o lo minaccia deve avere una reazione e ancora più forte perché abbia a pentirsene», puntualizza Lollobrigida.

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