Napoli, controlli al Maschio Angioino dopo il crollo di alcune pietre

Manfredi: ha bisogno di un grande intervento di restauro

Proseguono le attività avviate dal Servizio Tecnico Patrimonio e dagli altri servizi comunali in seguito alla caduta di una pietra dal rivestimento del Maschio Angioino, sul lato di Via Acton, avvenuta nella giornata ieri. Dalle ispezioni effettuate «non sono emersi particolari ammaloramenti nell’area interessata e ciò consente di escludere al momento criticità strutturali nell’edificio e di circoscrivere l’episodio al distacco di alcuni conci lapidei dal rivestimento che ricopre la struttura di tufo del castello».

Già avviate, nella giornata di ieri, «le interlocuzioni con la Soprintendenza e, d’intesa con i servizi comunali, saranno effettuati ulteriori approfondimenti per definire la portata e le modalità dell’intervento di messa in sicurezza da realizzare. Nelle prossime ore sarà ampliato il transennamento di sicurezza a tutela dei flussi turistici che transitano sul marciapiede di via Acton, successivamente si procederà all’intervento di messa in sicurezza in corrispondenza del distacco ed alla verifica estesa a tutto il fronte mediante l’utilizzo di un automezzo con piattaforma aerea».

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Il Comune di Napoli, il ministero della Cultura e i finanziamenti

«Avevo già sottolineato in passato che il Maschio Angioino ha bisogno di un grande intervento di restauro. Come del resto noi stiamo facendo a Castel dell’Ovo dove c’era un problema analogo». Ha affermato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. «Noi stiamo facendo un progetto sia per il restauro di tutto l’involucro cioé delle pareti, sia interventi all’interno su impianti antincendio, su accessi per disabili, sulla rifunzionalizzazione di tutto il Maschio Angioino perché ricordo che abbiamo avuto anche un incendio» ha aggiunto Manfredi.

«Per poter fare queste cose, in primo luogo serve una programmazione: ci vogliono progetti. E poi ci vogliono le risorse. Noi abbiamo le risorse per l’impianto antincendio e per interventi all’interno. Il ministro Sangiuliano si è impegnato per un finanziamento per il restauro dell’ involucro cioè pareti e coperture. Confido che il progetto, per fine anno, sarà pronto. E se verrà formalizzato quel finanziamento, come credo, l’anno prossimo faremo un grande intervento di restauro che coprirà tutte le pareti. Nel frattempo, faremo interventi per garantire ovviamente la sicurezza. Ma saranno di tipo provvisorio. Lì ci vuole un intervento radicale».

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