Il Comune impegnato a reperire un finanziatore per il progetto da 43 milioni di euro
Ancora un intervento da parte dell’Associazione politico culturale La paranza delle idee sui lavori di riqualificazione del porto di Torre Annunziata, per il quale il Comune retto dal maggio scorso da una Commissione Straordinaria (in seguito allo scioglimento per infiltrazioni camorristiche dell’Amministrazione a guida PD di Vincenzo Ascione) è impegnato a cercare, anche tra soggetti privati, un finanziatore che integri i circa 28 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dei Trasporti a fronte di un progetto da 43 milioni di euro.
Nelle scorse settimane si era vociferato di una disponibilità da parte della Regione Campania a coprire con proprie risorse la parte mancante dei fondi, così da non far sfumare anche il finanziamento ministeriale e da rendere possibile il tanto atteso intervento di rifunzionalizzazione dello scalo marittimo oplontino senza il ricorso a partner privati, all’indirizzo dei quali era già stato emanato un avviso volto a raccogliere proposte di project financing, che proprio nei giorni scorsi si sarebbe dovuto concludere anche con la risposta dell’Ente municipale alle eventuali offerte ricevute.
Bergamasco: «Auspicabile un po’ di chiarezza da parte della Commissione Straordinaria»
Una prospettiva, però, di cui non si è mai avuto conferma in via ufficiale, né ancora nulla si è saputo dell’esito della ricerca di finanziatori privati; ed è su questo che il sodalizio presieduto da Claudio Bergamasco è intervenuto con la sua nota stampa, che riportiamo di seguito:
«Nei giorni scorsi – esordisce l’Associazione – la Commissione Straordinaria che sta reggendo il Comune di Torre Annunziata ha adottato lo schema di programma triennale dei lavori pubblici, con le relative fonti di finanziamento, per il periodo 2023-2025».
«Nel documento – si legge nella nota – compaiono anche i lavori di ampliamento del porto oplontino, inseriti per la prima volta nello schema dello scorso anno e per i quali, stavolta, viene indicata la Regione Campania come soggetto erogatore della parte mancante dei fondi necessari per la realizzazione del progetto, cioè di quei quasi 15 milioni di euro che, com’è ormai noto, vanno reperiti per poter attivare anche il finanziamento di circa 28 milioni di euro del Ministero dei Trasporti».
«La presenza di tale indicazione – prosegue il comunicato – in un atto ufficiale del Comune ci fa credere che si tratti della conferma di quell’intervento dell’Ente guidato da De Luca che alcuni organi di stampa locali avevano anticipato nelle scorse settimane e che immaginiamo sia rintracciabile pure in qualche atto regionale, al momento a noi ignoto».
«Tenuto conto – continua l’Associazione – di quanto il progetto sia cruciale per lo sviluppo del territorio e di come finisca per intrecciarsi con la vicenda dei depositi di idrocarburi nell’area portuale che tante preoccupazioni suscita nei cittadini, sarebbe auspicabile un po’ di chiarezza da parte della Commissione Straordinaria e, a questo punto, anche da parte delle forze politiche maggiormente strutturate in Regione Campania».
«D’altra parte- conclude il sodalizio oplontino – col sostegno economico regionale si metterebbe in salvo l’intero finanziamento relativo al porto torrese, quindi la conferma della notizia non può che portare a esprimere soddisfazione: sarebbe incomprensibile il perdurare di tutto questo silenzio, specie ora che è scaduto il termine entro il quale il Comune avrebbe dovuto dare una risposta alle proposte di compartecipazione dei privati».
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