L’Europa delle banche vuole strozzare l’Italia…

di Rino Nania

Monti pretende che l’Italia approvi ed aderisca al MES, affinché si facciano nuovi debiti e si peggiorino le finanze e l’economia italiana

Sul Corriere della Sera il Prof. Mario Monti dopo aver tentato, nel 2011, col suo governo a far soffrire gli italiani, adesso ci prova con le sue teorizzazioni maliziose se non maligne. In un articolo gioca con il destino del Premier Giorgia Meloni, facendo finta di simpatizzare col suo approccio europeista per poi dare ragione alla Von der Leyen ed alla Lagarde.

Insomma Monti pretende che l’Italia approvi ed aderisca al MES, affinché si facciano nuovi debiti e si peggiorino le finanze e l’economia italiane. In questo modo si intende mettere il cappio al collo di un’economia, che già soffre con la crisi energetica, consentendo, oltre ad aumentare i debiti, di alzare i tassi bancari per non dare più alcuna possibilità per aiutare i più a coltivare speranze. Così vengono gettati semi del furore.

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Come in «Furore» di Steinbeck si rappresenta la disperazione di quanti vengano stritolati dagli ingranaggi infernali della finanza e non trovano più un’equa collocazione economica, senza occupazione, con i tanti debiti perché tutti rimangano preda di banche e speculatori.

Con buona probabilità di previsione questi analisti ed economisti alla Monti vogliono portarci e convincerci che è meglio vivere da poveri, in piena servitù senza più dignità da difendere. Probabilmente intendono diffondere l’idea che il governo di destra-centro non sia in grado di difendere gli interessi degli italiani, sì da essere espulsi di fatto, perché fin troppo indebitati, dall’Europa. Ma l’Europa senza l’Italia può mai essere equa e solidale? Ma senza solidarietà tra gli Stati membri, l’Europa può mai essere impiantata e tutelata all’insegna del principio di responsabilità?

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