Letta contro la «legge elettorale peggiore di sempre». Voluta e imposta dallo stesso Pd

di Mauro Della Corte

Il «rischio democratico» a fasi alterne: presente solo quando vince la destra

Sono quantomeno paradossali le parole di Enrico Letta che questa mattina ha voluto denunciare le storture del cosiddetto «Rosatellum». L’attuale legge elettorale che secondo il leader del Pd pone un «un problema oggettivo: la torsione iper-maggioritaria della legge elettorale che, congiunta alla riduzione del numero dei parlamentari, crea un rischio che venga stravolta nei fatti la nostra Costituzione, un rischio democratico che il nostro Paese non ha mai vissuto come adesso».

E il rischio democratico da cosa, o meglio, da chi sarebbe rappresentato? Dalla maggioranza del Paese che, secondo i sondaggi voterebbe il Centrodestra e più segnatamente Fratelli d’Italia. Ma guarda un po’.

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«Oggi è possibile che il 43% dei consensi dati al centrodestra si trasformi in un 70% dei seggi. Immaginatevi cosa sarebbe se il 43% diventasse il 70% del Parlamento, significa dare la possibilità di cambiare la Costituzione, che la destra si elegge i membri del csm come gli pare, i giudici costituzionali, vorrebbe dire uno stravolgimento totale del nostro sistema. Gli effetti della legge elettorale, la peggiore di sempre, potrebbero dare al nostro Paese uno scenario politico e democratico da incubo» ha sottolineato.

Ma gli stessi effetti non ci sarebbero potuti essere con il Centrosinistra al posto di Meloni & co.? C’è un piccolo particolare che il leader del defunto «campo largo» fa finta di dimenticare: l’attuale legge elettorale fu proposta e approvata da chi oggi la critica denunciando le storture, come i Dem. Ettore Rosato, il promotore, era iscritto al suo gruppo parlamentare. Inoltre il centrosinistra in Italia governa da circa 20 anni ininterrottamente (se non con qualche breve parentesi).

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La maggioranza (peggiore di sempre)

Da oltre 3 anni fa parte della maggioranza (peggiore di sempre) che ha guidato il Paese attraverso ben due emergenze. Se la legge era così pessima perché non ha provveduto a cambiarla prima? Eppure i governi targati Pd avrebbero potuto farlo tranquillamente. Invece no, meglio aspettare l’evoluzione delle cose. Perché se i favoriti fossero stati loro, la legge, e c’è da giurarlo, non sarebbe stata così pessima. Evviva la coerenza.

Non è mancata la replica di Giorgia Meloni: «Enrico Letta definisce il Rosatellum “la peggiore legge elettorale che ha visto il nostro Paese”. E ha ragione. Non a caso è stata scritta e imposta dal PD, con il voto contrario di Fratelli d’Italia. Ma quanto fa ridere la sinistra italiana?». Purtroppo non fa solo ridere, verrebbe da dire.

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