Estraeva calcare senza autorizzazione, titolare cava denunciato

Accusato dai carabinieri forestali di Caserta di inquinamento

I carabinieri forestali di Caserta hanno sequestrato due capannoni industriali annessi ad un cava di calcare nel comune di Maddaloni per emissione nocive in atmosfera.

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Il titolare è stato denunciato per inquinamento ambientale e gli sono state comminate sanzioni amministrative per oltre 20mila euro.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, è partita nel novembre 2019 dopo che i carabinieri, intervenuti in seguito a numerose segnalazioni, accertarono che due escavatori muniti di martello pneumatico stavano perforando in piena notte la parete di roccia della cava; i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale, accertarono che il titolare aveva l’autorizzazione solo per eseguire il progetto di dismissione e recupero della cava, ma in realtà  effettuava attività  estrattiva e di trasformazione della roccia in calcestruzzo, calce viva e altri prodotti come il gesso e i conglomerati bituminosi; attività  inquinanti realizzate senza l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

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Nell’aprile 2021 vi fu un nuovo sopralluogo dei carabinieri, che scoprirono come davanti alla cava fossero stati abbandonati illecitamente oltre mille metri cubi di rifiuti pericolosi e non (pneumatici fuori uso, scarti di demolizione edile, oli esausti, imballaggi pericolosi).

La Procura guidata da Carmine Renzulli ha quindi chiesto il sequestro dei capannoni dove si svolgevano i lavori non autorizzati, e il Gip lo ha accordato.

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