Guerra in Ucraina, Guterres: «Violazioni inaccettabili dei diritti umani»

Il segretario generale delle Nazioni Unite: «Sforzi diplomatici in buona fede per porre fine a questa guerra»

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, in una dichiarazione alla Cnn, ha rinnovato la sua richiesta di porre fine alle violenze in atto in Ucraina. «Rinnovo il mio appello per l’immediata cessazione della violenza, per l’accesso umanitario illimitato a tutti coloro che ne hanno bisogno, per l’evacuazione in sicurezza dei civili intrappolati nelle aree di combattimento e per la protezione urgente dei civili e il rispetto dei diritti umani in conformità con le norme internazionali», ha detto Guterres in una nota.

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Ha poi aggiunto che il conflitto ha già ucciso migliaia di persone e sfollato milioni di altre, e che la guerra «ha provocato violazioni inaccettabili dei diritti umani e sta infiammando una crisi globale tridimensionale – cibo, energia e finanza – che sta colpendo sempre di più persone, Paesi ed economie vulnerabili».

Guterres ha affermato che le Nazioni Unite sono «impegnate nello sforzo umanitario», ma che alla fine saranno necessari negoziati e dialogo per risolvere il conflitto. «Prima le parti si impegnano in sforzi diplomatici in buona fede per porre fine a questa guerra, meglio è per il bene dell’Ucraina, della Russia e del mondo», ha affermato.

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In vista nuova offensiva a Sloviansk

L’esercito russo sta rafforzando le posizioni attorno a Sloviansk in vista di una nuova offensiva contro questa città strategica dell’Ucraina orientale: lo ha reso noto lo stato maggiore di Kiev, secondo quanto riporta la Cnn. I russi, che avevano già lanciato un attacco senza successo contro due città a nord e nord-ovest di Sloviansk (Barvinkove e Sviatohirsk), stanno schierando adesso fino a 20 gruppi tattici nella zona. Non è chiaro invece se le truppe di Mosca abbiano guadagnato ulteriore terreno a est di Sloviansk, dopo aver preso il controllo della città di Lyman a fine maggio.

Bombardamenti a Lugansk

Tre civili, incluso un bambino, sono stati uccisi nel corso di bombardamenti russi nella regione ucraina di Lugansk (est) nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergiy Gaidai, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform. «Il tre giugno 2022, una donna e suo figlio sono stati uccisi nel bombardamento russo di Hirske. Un’altra persona è stata ferita a morte a Zolote», ha scritto Haidai. Inoltre, le autorità regionali hanno ricevuto informazioni su un altro residente locale ucciso a Hirske tre giorni fa. Alcune persone sono rimaste ferite nel corso di un bombardamento della città di Severdonetsk.

In tribunali ucraini 1.400 casi tradimento e collaborazione

Oltre 1.400 denunce per tradimento e collaborazione con il nemico sono state presentate alle autorità giudiziarie ucraine dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso: lo ha reso noto il procuratore generale del Paese, Iryna Venediktova, secondo quanto riporta il Guardian. Venediktova ha spiegato che all’inizio di maggio le denunce per tradimento contro cittadini ucraini erano oltre 700 e altrettante erano quelle per collaborazione con i russi. Nella sola regione assediata di Kharkiv, sono stati aperti 50 casi, tra cui sette contro agenti di polizia, cinque contro sindaci e uno nei confronti di un giudice: Sono tutti accusati di aver spianato la strada a Mosca per occupare villaggi e uccidere decine di persone.

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«Di queste 50 persone, la metà è stata arrestata. Gli altri, purtroppo, rimangono nei territori occupati e non sono stati ancora arrestati», ha commentato Oleksandr Filchakov, Procuratore capo della regione di Kharkiv. Da parte sua, il governatore della regione – Oleh Synehubov – ha spiegato che esistono varie forme di collaborazione, tra cui la trasmissione di informazioni. Synehubov ha citato casi in cui cittadini ucraini hanno fornito ai russi elenchi di persone nell’esercito, nomi dei familiari di militari o nomi di veterani della guerra del Donbass.

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