Guerra in Ucraina, Mosca: “Nuovo test sul missile ipersonico”

Ucraina: 30mila soldati russi uccisi dall’inizio del conflitto

Le forze armate russe hanno annunciato di aver compiuto con successo un nuovo test del missile da crociera ipersonico Zircon.

Il missile è stato lanciato dalla fregata Ammiraglio Gorchkov dal Mare di Barents verso un bersaglio nel Mar Bianco, entrambi nell’Artico ma a un migliaio di chilometri di distanza.

Pubblicità

Il primo collaudo del missile Zircon risale all’ottobre del 2020 e fu salutato dal presidente russo, Vladimir Putin, come un “grande evento”. Lo sviluppo dei missili ipersonici, definiti da Putin come “invincibili”, perché molto difficilmente intercettabili per la loro elevata velocità, fino a 10 volte quella del suono, rappresentano l’ultima generazione di arma strategica. Sono potenzialmente capaci di trasportare testate nucleari, sia nella versione balistica, il Kinzhal, sia in quella da crociera, lo Zircon.

La regione ucraina di Kherson, interamente occupata dalle forze russe, ha chiuso ogni accesso al resto del territorio dell’Ucraina: lo fa sapere il vice capo dell’autoproclamata amministrazione russa della regione, Kirill Stremousov. “Il confine è stato ora chiuso per ragioni di sicurezza”, dice Stremousov sull’agenzia russa Ria-Novosti, citata dalla Cnn. “Sconsigliamo qualunque viaggio verso l’Ucraina, qualunque sia la motivazione”.

Pubblicità Federproprietà Napoli

L’esercito russo ha subito perdite significative ed è stato costretto a ritirarsi nell’area di Severdonetsk, Toshkivka e Oskolonivka, nella regione ucraina del Lugansk (est): lo afferma su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina, Serhii Gaidai, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform.

Il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha affermato ieri sera che un gruppo di combattenti ceceni ha preso il pieno controllo della linea di contatto con “i nazionalisti ucraini” a Severodonetsk, bloccando le uscite dalla città. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. Una ‘linea di contatto’ è la demarcazione tra due o più eserciti, siano essi alleati o belligeranti. “Un gruppo di volontari russi della Repubblica di Cecena ha preso il controllo completo dell’intera linea di contatto con i banditi: i primi quartieri della città ben fortificata sono già stati sgomberati dalle unità nemiche”, ha detto Kadyrov su Telegram. “L’edificio dell’hotel, che era stato preparato per una lunga difesa dai banditi, è passato sotto il controllo dei nostri combattenti: la marmaglia dei Banderites è stata completamente bloccata in città, dal momento che tutte le vie di ritirata sono passate sotto il controllo delle truppe russe”, ha affermato il leader ceceno citando il termine con cui si definivano i membri dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini (Oun) fondata nel 1929.

LA CRISI DEL GRANO – Le accuse contro la Russia sul blocco dei porti ucraini nel Mar Nero e nel Mar d’Azov sono senza fondamento: lo ha affermato oggi il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riporta Interfax.

Setaro

Altri servizi

Calcio, l’obiettivo del Napoli: addio veloce a Osimhen per aprire le porte a Kean

Il club azzurro starebbe puntando sull’attaccante della Fiorentina Salutare definitivamente Osimhen e aprire le porte a Kean. È questa la nuova trattativa che si apre...

Riciclavano denaro giocando al «10 e lotto»: scacco ai clan nel Napoletano

Le somme 'investite' dalla camorra: fino a quasi 800mila euro Riciclavano denaro frutto delle attività illecite della camorra giocando a «10 e lotto» e in...

Ultime notizie

Delitto di Garlasco, sotto le unghie di Chiara Poggi potrebbe esserci il Dna decisivo

Le impronte non hanno fornito elementi utili L’analisi dei due profili genetici trovati sui «margini ungueali» di Chiara Poggi rimane il punto nodale del maxi...

Napoli in vetrina con l’America’s Cup, ma lo sport di base resta al buio

Piovono fondi per i grandi eventi, ma palestre di periferia crollano L’assegnazione dell’America’s Cup a Napoli ha riacceso i riflettori sul nostro territorio. Una vetrina...

Tentato omicidio del ristoratore tik-toker: tre persone in manette

Il movente sarebbe la gelosia Sono Michele Orefice, 46 anni, ritenuto a capo dell’omonimo gruppo malavitoso legato componente il clan Pezzella, suo figlio Luigi, 20...